Poker onlineAd agosto Daniel Negreanu ha rivelato che al Bellagio si stava tenendo una partita high stakes come non si vedeva da diverso tempo: Phil Ivey, Patrik Antonius, Gus Hansen e Doyle Brunson si stavano sfidando ai Mixed Games a limiti $4.000/$8.000. Limiti importanti, nomi noti e milioni di dollari sul tavolo: un mix che ha subito suscitato la curiosità della comunità del poker.
Nel corso di una lunga intervista per Pokernews.com, il professionista canadese è tornato a parlare di questa super partita, ma non si è limitato a essa: ha anche ammesso di avere una percezione del denaro completamente diversa dopo tutti i successi della sua carriera, un aspetto che ha una forte influenza anche sul suo modo di approcciarsi alle WSOP.
"Mi mancavano quelle partite". ha esordito il team pro di Pokerstars, che si era praticamente ritirato dal cash game. "Ci sono un paio di ragioni per cui ho ripreso a giocare: ho notato che alle WSOP il livello nei mixed games si è alzato e ho capito che senza esercitarmi sarei rimasto indietro; inoltre mi diverto molto a giocare in queste sessioni con Gus, Phil, Patrik e tutti gli altri".
Sarà anche divertente, ma questa partita del Bellagio (che va avanti da mesi) non è altrettanto profittevole per Daniel: "Ho iniziato alla grande, ero sopra di circa $400.000 nella prima ora. In questo momento sono sotto di $250.000 nel 2016 dopo circa 100 ore di gioco. È una partita molto swingosa. Può sembrare brutto perdere $250.000 ma quando giochi al $1.500/$3.000 non è così dura. Mi sento a mio agio; faccio errori qua e là, ma tutto sommato mi diverto".
La realtà è che Daniel Negreanu è arrivato a un punto della sua vita e della sua carriera nel quale non sembra più avere problemi di natura economica, per lo meno a questi limiti.
"Onestamente questa partita mi sembra molto bassa, e vi spiego perché. Nel 2002 e nel 2003, prima del boom del poker, ero un grinder del cash game e giocavo il $4.000/$8.000 Mixed e il $1.000/$2.000 No-Limit con CAP di $100.000. Quello era giocare molto alto. Il $1.500/$3.000 che giochiamo ora non è così alto. Sono limiti che ti fanno perdere $80.000-$100.000 al massimo. Non è niente di folle. Mi sento molto a mio agio. Non ho la pressione finanziaria che aveva una volta. Se perdo un milione in questa partita non è niente di che".
Se perdere un milione di dollari ha un impatto molto limitato sulle finanze di Kid Poker, perché lo vediamo ogni anno alle WSOP, schierato in tornei da $1.500? In questo caso i soldi non c'entrano nulla: "Non penso nemmeno ai soldi quando gioco alle World Series. Se giochi per fare profitto dovresti schierarti nei tornei di No-Limit Hold'em con field enormi. A me non interessa. Io gioco i tornei da $10.000 di Mixed Games perché mi interessa solo diventare 'Player of the Year', vincere il braccialetto e cose del genere. Non mi importa nulla di come vanno le mie WSOP dal punto di vista finanziario. Se vincessi due tornei da $1.500 per $150.000 a testa, mi sentirei vincente anche se poi pagassi tre entries nel Big One Drop spendendo $300.000".
Daniel si sente molto sicuro delle sue skills: è convinto di avere un edge nel Big Game del Bellagio e alle WSOP. Ma non solo: è anche sicuro di poter vincere ancora più facilmente online. "Quando ho giocato i Mixed Games high stakes online - ed è passato un po' di tempo dall'ultima volta - ho vinto praticamente in ogni singola sessione. I giovani reg non sanno proprio come si giocano gli Stud Games, e questa è una grossa debolezza. Vanno bene nelle altre varianti perché sono molto più coinvolti, ma negli Stud Games non altrettanto. La verità è che ci sono giovani professionisti che non sono tanto bravi. Possono pensare di esserlo ma non lo sono. Ne sono convinto".
Dopo queste dichiarazioni, qualche top reg dell'online si prenderà la briga di sfidarlo in un heads-up di 8-Game? Conoscendo l'orgoglio di Kid Poker e il bankroll apparentemente infinito, una proposta del genere potrebbe essere accettata con grande facilità...
