Vai al contenuto

Daniel Negreanu: "Gli high stakes online hanno fatto solo danni, contento che stiano scomparendo"

Daniel Negreanu è stato il grande assente al torneo da $102.000 di buy-in delle WCOOP. Se è vero che mancavano anche Viktor "Isildur1" Blom e Phil Ivey, l'assenza del canadese è più pesante perché dalla sua può vantare la sponsorizzazione di Pokerstars: lui è il volto noto della room ed essendo il top winner dei tornei dal vivo (quasi 30 milioni di dollari incassati) tutti si aspettavano di vederlo ai tavoli insieme al collega Jason Mercier, che ha addirittura investito due buy-in e trasmesso tutto il suo torneo su Twitch.

Eppure i più attenti sapevano che Daniel non aveva ancora deciso, perché in un'intervista della scorsa settimana non parlava con grande entusiasmo dell'evento. Più in generale, il professionista di lunga data utilizzava parole molto dure per l'intero mondo degli high stakes online.

"Penso che lo giocherò (il torneo da $102.000), potrei volare a Toronto perché sarebbe divertente", ha dichiarato. "Tuttavia, a essere onesto credo che sia un po' folle la possibilità di fare re-entry. Non so, è un po' troppo per l'online. Avevano il torneo da $50.000 l'anno scorso e non so perché l'abbiano voluto raddoppiate, specialmente con il re-entry. Mi sembra un po' fuori luogo".

Daniel Negreanu con Phil Ivey a un tavolo WSOP di qualche anno fa
Daniel Negreanu con Phil Ivey a un tavolo WSOP di qualche anno fa

Daniel insiste più volte sul fatto che un buy-in del genere non vada bene per l'online, mentre live sarebbe più che accettabile. Dopo un po' spiega anche il perché, riferendosi non solo al mondo degli MTT ma anche al cash game: il suo è un attacco a 360° verso gli high stakes online.

"Penso che oggi il poker online sarebbe migliore se non ci fossero mai stati gli high stakes. Attirano persone molto intelligenti, interessate solo a guadagnare milioni di dollari. Persone che utilizzano software, creano bot. Ogni volta che ci sono tanti soldi in ballo, viene attirata questa gente. Se mantieni i limiti bassi, se mantieni il gioco divertente, queste persone non avranno alcun incentivo a fare queste cose".

Secondo Daniel Negreanu, quindi, gli high stakes online hanno avuto un impatto negativo sull'economia a causa dei troppi soldi in ballo che hanno attirato ogni genere di speculazione, un concetto che ribadisce: "Gli high stakes online hanno fatto più danni che altro, lo penso io così come altri professionisti. Anni fa, i limiti più alti di PartyPoker erano $15-$30 di Limit Hold'em. Pokerstars offriva il $30-$60 e solo occasionalmente, la domenica sera, si saliva fino al $100-$200. E già all'epoca pensavamo che fosse folle!"

Scopri tutti i bonus di benvenuto

negreanu-one-drop-pv

Da giocatore appartenente alla vecchia scuola, c'è poi il solito discorso legato all'impossibilità di vedere in faccia gli avversari. Ma non è solo una questione di high stakes, né di tells: "Anni fa non avrei mai giocato al $1.000-$2.000 contro due sconosciuti che non avevo mai visto. Questa circostanza, online, è diventata la norma. Ha creato una natura predatoria: un tizio non molto bravo si siede e i regular, grazie ai seating script, riempiono subito il tavolo. Quando il tizio si alza tutti vanno istantaneamente in sit-out. Tutto questo, lo abbiamo permesso noi".

Per Daniel non si salva niente degli high stakes online, nemmeno Full Tilt Poker. Anche se è innegabile che moltissime persone si siano avvicinate al poker proprio grazie agli scontri milionari tra Antonius, Dwan, il misterioso "Isildur1" e Ivey, per il professionista canadese fomentare l'action a quei limiti è stato controproducente.

"Chi gestiva Full Tilt ha compiuto un gravissimo errore. Hanno pensato che (alzare i limiti, ndr) avrebbe portato nuovi giocatori, e così è stato. Ma guardiamo cosa è successo a uno come Guy Laliberté. Ha perso 28 milioni di dollari. Se i limiti non fossero stati così alti, starebbe ancora giocando online. Se avesse perso solo un milione, non sarebbe stato imbarazzante. Le partite sono sfuggite di mano in termini di cifre in gioco e non sono triste del fatto che stiano scomparendo. Era inevitabile: se metti troppi soldi in mezzo, troverai sicuramente qualcuno che proverà a corrompere il sistema in qualche modo. E non credo che ne valga pena, dal punto di vista dell'economia del poker".

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI