Vai al contenuto

Omaha hi/low: Annie Duke e le mani sopravvalutate

Annie Duke, una delle donne più forti della old schoolLa scorsa settimana, grazie ad i consigli di Annie Duke abbiamo imparato perché anche nell'Omaha hi/low non dovremmo sottovalutare la forza di alcune mani con un buon potenziale per chiudere esclusivamente un punto high: vediamo invece quest'oggi quali mani secondo la campionessa statunitense siano sopravvalutate.

Di mani la cui forza reale è assai inferiore a quella reale nel PLO8 ce ne sono diverse: Annie inizia con due delle più fraintese, quelle del tipo A-A-x-x ed A-2-x-x. Scrive infatti: "Nonostante la mano migliore di questa variante sia a a 2 3 , l'avere semplicemente una coppia d'assi non significa disporre di un'ottima mano. Avete certamente la possibilità di floppare top set, ma quando accadrà ecco che quella carta potrà essere utile anche per un progetto low avversario".

Per questo, è importante che la nostra coppia d'assi non soffra per così dire di solitudine: "Assicuratevi di avere assieme carte connesse per un punto low, oppure broadways, come a a 3 4 o a a k q . Una mano tipo a **fp* 7 8 è insomma assai meno buona di quanto possa apparire, perché non ha grosse possibilità né di vincere il piatto hi né di vincere il low".

Annie ha vinto circa 1.150.000 $ alle sole WSOPAnche una mano come a 2 9 6 presenta i suoi rischi: "Pressoché chiunque gioca una mano che contenga A-2, e quando a voi è stata servita non è poi così raro che qualcuno altro al tavolo possa dire lo stesso. Questo vi espone al rischio di finire quartered, ovvero di vedervi assegnare soltanto la metà del piatto destinato al punto low". Inoltre, nel caso in cui sul board cadano un asso o un due anche le vostre potenzialità in quel senso si riducono drasticamente.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Poiché in questo gioco è fondamentale - lo ripetiamo ancora una volta - ambire a chiudere progetti nuts, anche mani composte esclusivamente da connectors bassi devono essere trattate con cautela. Una mano come 2 3 4 5 non rispetta questo requisito, perché non può chiudere né il low nuts né il suo potenziale flush draw risulta essere particolarmente interessante, ed anzi ci espone a grosse RIO. Infine, il rischio di chiudere una scala inferiore a quella di un'avversario con una mano simile è sempre dietro l'angolo.

Infine, tutte le coppie che vi troverete in mano spesso non avranno un grande valore, se non saranno almeno superiori a quella di otto. Infatti, anche trovando il set correreste il serio rischio di imbattervi in punti migliori, e d'altra parte una coppia di quel genere non ha potenzialità di altro tipo.

Naturalmente, tutte queste considerazioni assumono sfumature diverse a seconda che ci si trovi a giocare un sit&go, piuttosto che un torneo od il cash game, ma certamente a livello generale consigli come quelli di Annie Duke possono permettere ad un principiante disciplinato di partire con il piede giusto nell'Omaha hi/low.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI