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National Heads Up: spettacolo a Campione e final day con Piroddi, Benelli, Begni e Compagnoni

La formula era intrigante ma rischiosa, infatti è piuttosto raro che venga proposta dal vivo. Ma il fascino del testa a testa è altissimo e infatti il National Heads Up di Campione non ha tradito le attese. 63 giocatori (a causa di una defezione dell'ultimo momento) e sfide già molto interessanti sin dal primo turno: fra le altre Andrea Benelli contro il vincitore del WSOP Circuit Matteo Mutti, Umberto Ferrauto vs Aris Theodoridis, Diego Raimondi vs Cristian Viali, Roby Begni vs Alessandro Adinolfo e Andrea Cortellazzi vs Matteo Sbrana.

Il torneo - dal buy-in di 330€ - era concepito per terminare in un'unica giornata, ma la giocabilità della struttura e l'inevitabile protrarsi di alcune sfide hanno dilatato i tempi, costringendo l'organizzazione a rimandare semifinali e finali a quest'oggi. Ai tavoli, però, è stato spettacolo. Fuochi d'artificio fra Maurizio Musso e Armando Di Giorgio, con quest'ultimo che vince in modo pirotecnico, centrando un full di 5 runner runner contro il full di 3 floppato dal professore. Molto bella la sfida fra Aris Theodoridis e Umberto Ferrauto, runner up dell'ultimo IPO che era riuscito a pareggiare i conti dopo l'1-0 di Aris. L'ultimo e decisivo match è però andato a Theodoridis, che tuttavia si è fermato allo scoglio successivo.

Umberto Ferrauto alle prese con Aris Theodoridis
Umberto Ferrauto alle prese con Aris Theodoridis

Lunghissimi gli scontri Benelli-Mutti e Sbrana-Cortellazzi, risolti entrambi in favore dei primi. In particolare Sbrana ha sudato le proverbiali sette camicie per avere la meglio sul "mascherato" Cortellazzi, ma poi si è dovuto arrendere a un Roby Begni in formato super. Lo svizzero batte anche Vincenzo Scarpitti agli ottavi e va quindi in the money, poichè i premi previsti sono appunto 8, dai 1.055€ per chi esce ai quarti a salire fino ai 5.900€ che attendono il vincitore. Il match di Begni contro Manfredini viene però rinviato a oggi quando si era sull'1-1, quindi sapremo solo nel primo pomeriggio chi - dei due - sfiderà Andrea Binda nella semifinale della parte bassa del tabellone.

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Nell'altra semifinale è già approdato un brillantissimo Federico Piroddi, il primo a garantirsi questo diritto e che attende di sapere chi sarà il suo sfidante, tra Piero Compagnoni e Andrea Benelli.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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