Vai al contenuto

Max Silver rivela: “Ho convinto io Will Kassouf a fare quel deal nell’High Roller”

Un paio di giorni fa vi abbiamo raccontato di come Will Kassouf abbia vinto l’EPT Praga High Roller senza neppure disputare l’heads-up, definendo la vicenda, dal punto di vista prettamente sportivo, “non il massimo della vita”.

Ebbene, dobbiamo fare ammenda.

Sì, perché a quanto pare Will Kassouf quel deal non lo voleva assolutamente fare: è stato il collega Max Silver a spingerlo verso quella soluzione. Ed è l’ex November Nine a ricostruire l’accaduto, attraverso un post sul suo blog ufficiale.

Will Kassouf

Lo stallo anglo-canadese

Per quale motivo Max Silver avrebbe avuto interesse a intromettersi nell’heads-up tra Will Kassouf e Patrick Serda (leggi qui la sua storia)? Semplicemente perché il professional poker player, che stava seguendo le fasi finali del torneo, aveva una quota del giocatore canadese.

Nel suo post, Silver spiega come Serda si sentisse di avere il torneo in tasca, una volta arrivato in heads-up: aveva il momentum dalla sua, una chip lead di 4 a 1 e una maggiore esperienza nella specialità del ‘testa a testa’. Insomma, al canadese non andava bene una divisione del premio con il classico chip chop e a Will Kassouf non andava bene rinunciare a dei soldi.

Qui, il buon Max ha avuto l’illuminazione: proporre al connazionale vittoria e trofeo in cambio di $10.000 in più rispetto al calcolo del chip chop - per la differenza tra chip chop e ICM vi rimandiamo a questo articolo.

Will Kassouf e Patrick Serda accettano…

Dal momento che, spiega Silver, a Patrick Serda importava molto più massimizzare l’EV che la gloria, e che a Will Kassouf rinunciare a $10.000 per assicurarsi le luci della ribalta non dispiaceva, l’accordo era stato trovato.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Rimaneva da convincere il tournament director: inizialmente “ci ha spiegato che qualsiasi deal avrebbe dovuto consegnare il titolo al giocatore con il maggior numero di chip”, racconta Silver. Poco dopo, però, anche il TD ha acconsentito alle richieste dei giocatori.

… ma che fatica convincere Will!

Di tutto si può dire su Will Kassouf, ma non che rifiuti la battaglia. Ci è voluto anche l’intervento di Adam Owen, professionista e amico del britannico, per dare la spinta decisiva all’estroso giocatore, grande protagonista del Main Event WSOP 2016.

Nonostante quasi tutti i suoi amici gli dicessero di accettare il deal, Will voleva giocare e si chiedeva se si sarebbe mai pentito di ‘non averci provato’, spiega Silver.

“Personalmente”, conclude l’ex November Nine, “ero convinto che il deal fosse eccellente per entrambi; Patrick avrebbe vinto più soldi e Will avrebbe cementato se stesso nella storia del poker, dimostrando di non essere una meteora”.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI