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Phil Ivey conferma, andrà alla Corte Suprema: sarà un "river" da 9 milioni di euro!

Se è vero che la Corte Suprema è l'ultimo grado di giudizio, e per giunta ammesso solo in alcuni casi, il ricorso di Phil Ivey rischia davvero di diventare il "river" più importante della sua vita.

Per quanto il campione californiano abbia sicuramente giocato dei piatti ricchissimi nella sua lunga carriera da top player, difficilmente avrà giocato un river con 9 milioni di euro in palio. Ed è proprio la cifra che balla tra Phil Ivey e il casinò Crockfords, che come ricorderete aveva rifiutato di pagargli una vincita di 7,8 milioni di sterline (corrispondenti appunto a poco più di 9 milioni di euro) conseguita ai tavoli di Punto&Banco, nel 2012.

Lo scorso novembre c'era stato il pronunciamento della corte d'appello di Londra, che aveva dato torto al poker player ma lasciando parecchi dubbi, poichè il giudice designato aveva escluso intenti disonesti da parte di Ivey, che così avrebbe in qualche modo "truffato onestamente". Un bisticcio logico e giuridico che sarà probabilmente stato alla base dell'ok, dato ieri dalla Corte Suprema inglese, all'ammissibilità del ricorso inoltrato dai legali di Phil Ivey.

Come prevedibile, lui è molto soddisfatto: "La decisione della Corte D'appello lo scorso novembre non aveva alcun senso, per me. Il giudice del primo grado aveva stabilito che non ero stato disonesto, e nessuno dei tre giudici della Corte d'Appello avevano mostrato disaccordo, ma ciononostante la decisione era stata a mio sfavore per una maggioranza di 2 a 1. Sono così sollevato che la Corte Suprema mi abbia concesso la possibilità di lottare per ciò che sinceramente credo essere la cosa più giusta da fare nella mia situazione, anche per l'intera industria del gioco. Sono fiducioso che la Corte Suprema ribalterà quella sentenza."

Se da una richiesta di autorizzazione per un ricorso al suo esito sono passati più di tre mesi, è difficile stabilire una tempistica entro la quale si riuscirà a scrivere la parola "fine" a questa ormai annosa vicenda che, in un modo o nell'altro, ha di fatto privato il mondo del poker di uno dei suoi campioni più rappresentativi.

Le vicende giudiziarie di Phil Ivey (a proposito, si attendono ancora aggiornamenti sul caso analogo contro il Borgata di Atlantic City, ndr) hanno contribuito in maniera decisiva a tenere lontano dai tavoli uno dei giocatori più forti e famosi della storia. Se tutto si concluderà bene, potremo tornare a vederlo molto più spesso nell'action che conta. Magari con un bankroll ulteriormente ingrassato...

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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