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Magnate di Las Vegas perde scommessa antepost da $1 milione al Golden Nugget

Derek Stevens è uno dei magnati più conosciuti a Las Vegas: è proprietario di "The D" e "Golden Gate" Casinò, ama le scommesse high stakes, in particolare sul campionato NCAA.

Ogni anno pubblicizza le sue puntate su Twitter: quest'anno Stevens ha scommesso sulla vittoria finale del campionato di basket universitario di Michigan con una quota pari a 81 volte la posta.

Ha puntato ben $12.500 il 13 marzo sui Wolverines e la giocata è stata accettata personalmente dal proprietario del Golden Nugget, Tilman Fertitta che sempre sul social network ha risposto al collega: "buon divertimento amico mio!", per nulla preoccupato della potenziale vincita.

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Nel caso di vittoria della bet, avrebbe incassato più di un milione. Nel torneo March Madness, i Wolverines partivano come settima testa di serie ma sono stati eliminati in Oregon la scorsa settimana. Addio milione di dollari!

Non solo Stevens ha puntato $12.500 su Michigan ma ha anche piazzato scommesse su tutti gli incontri dei 32esimi di finale ($11.000 a partita), perdendo $109.000 che, sommati agli altri, gli hanno fatto perdere $121.500.

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Alla fine Tilman Fertitta ha dimostrato di aver ragione a non preoccuparsi.

Stevens due anni fa aveva puntato $20.000 sulla vittoria NCAA degli Spartans e la scommessa era stata accettata da Tony Miller, direttore del bookmaker sempre del Golden Nugget. Il team però ha perso contro Duke Blue Devils durante le final four.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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