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Phil Galfond blog “Che facciamo adesso?”

Dopo un periodo di silenzio abbastanza lungo, finalmente anche Phil Galfond si è pronunciato sul “venerdì nero” del poker online americano direttamente dal suo blog personale.

“Questo è il primo post che scrivo dopo il black friday. Un sacco di gente mi ha chiesto delle risposte in merito e la verità è che non so niente di più rispetto a voi. Credo che ogni vostra decisione sul come procedere dopo quanto accaduto dipenda molto dalla situazione in cui vi trovate. Se potete permettervelo, ritengo che la cosa migliora da fare sia di prendervi un bel periodo di relax di un mese o due (facendo magari altro di produttivo tipo del coaching a qualche studente) e di aspettare che la situazione si faccia più chiara.

Per tutti quelli che stanno invece pensando di lasciare il Paese, penso che si tratti di una opzione molto valida, ed infatti la sto considerando anch’io. Prima di andare da qualche parte assicuratevi però di sapere tutto sulle leggi d’immigrazioni, sul come funziona il sistema bancario, sugli affitti, dove sono i casinò (se volete giocare live), ecc.

Il mio interrogativo principale è al momento questo: voglio spostarmi in un posto soltanto per lavorare 6 mesi oppure è il caso di valutare anche la possibilità di crearmici una vita? Onestamente, propenderei di più per questa seconda strada, anche se l’idea di fare soltanto un viaggio di lavoro per 4-6 mesi – e quindi in pratica un progetto a corto raggio temporale – non è che mi dispiaccia completamente.

Comunque, per i prossimi tempi farò così: andrò a Las Vegas i primi giorni dell’estate per giocare live fino all’inizio delle WSOP. Dopo di che valuterò come vanno le cose e prenderò una decisione. Sto cercando di non fissarmici troppo su questa cosa.

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Cosa impararemo in questi due mesi? Non lo so. Nel peggiore dei casi potremo almeno venire a conoscenza di esperienze di alcuni giocatori in altri paesi. Una cosa importante da fare, comunque, credo sia di non pensare che il poker online diventerà legale in tempi brevi. Non fatevi quindi trovare impreparati in caso di esito negativo.

Assicuratevi di avere dei risparmi, trovatevi un nuovo lavoro o qualunque altra cosa fareste se sapeste che sarà impossibile giocare negli USA per i prossimi 6 anni. Se invece il tutto diventerà legale fra 12 mesi, tanto di guadagnato, ma almeno saprete come muovermi nel caso si verifichi il contrario.

Per quello che mi è sembrato di capire, un sacco di persone al Governo vogliono che il poker online sia completamente legale. E’ soltanto lento il processo per arrivarci… A presto, allora, e pianificate tutto al meglio.”

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