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Charlie Carrel

Charlie Carrel, da £10 a £3 milioni in quattro anni: "Ma quanti sacrifici ho fatto"

Charlie Carrel oggi è uno dei giocatori di poker live più apprezzati e vincenti della ‘nuova scuola’. Ma come ha fatto questo piccolo grande genio della matematica a diventare un mostro delle due carte?

Charlie lo ha spiegato a ‘How’d You Get So Rich?’, trasmissione condotta dalla bella Catherine Ryan, attrice e presentatrice di Channel 4, nota emittente britannica. Un escalation durata quattro anni, una di quelle storie from zero to hero spesso fonte di ispirazione per tanti wannabe poker player.

 

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Tutto nasce con dieci sterline…

Charlie Carrel si è raccontato più volte (QUI una sua precedente intervista), ma mai prima d’ora aveva parlato di come tutto fosse nato da un semplice versamento di dieci sterline su una poker room online.

Una piccola cifra che il genietto di Londra ha trasformato in 3 milioni di sterline in soli quattro anni. Tutto nasce quando Charlie ha solo 18 anni e sta studiando per diplomarsi: è in quel periodo che si rende conto di quanto denaro avrebbe potuto fare giocando a poker.

“Nessuna vita sociale”

Ma non pensate allo stereotipo del professional poker player che spende e spande per fare la vita da ballas. Tutt’altro: “Per tanto tempo non ho praticamente avuto una vitaha spiegato Charlie Carrel – Per circa otto mesi ho giocato 16 ore al giorno, sette giorni su sette.

Non che il britannico fosse un tipo particolarmente chiuso, anzi: “Avevo delle opzioni migliori nella mia vita sociale, ma ho fatto dei sacrifici perché capii che il poker avrebbe potuto essere un’opportunità enorme. Mi avrebbe potuto cambiare la vita. Era la mia via d’uscita da un classico lavoro d’ufficio. Ho azzardato e sono stato ripagato”.

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Charlie Carrel, tra bullismo ed equilibrio

Carrel ha poi parlato di nuovo di quanto abbia sofferto di bullismo, lui che a scuola era tra i più intelligenti – forse il più intelligente in assoluto, soprattutto per quanto concerneva le scienze matematiche.

Ma persino da questa esperienza Charlie è riuscito a trarre qualcosa di buono: essere vittima dei bulli gli ha permesso di imparare a nascondere le proprie emozioni, una skill davvero di valore per chi gioca a poker dal vivo.

Verrebbe da pensare che un ragazzo così problematico in gioventù voglia rifarsi e dimostrare ai suoi vessatori quanto sia riuscito a realizzarsi nella vita, ma a Charlie Carrel queste cose non importano: “Non credo che comprerei mai una macchina costosa, perché non penso che potrei giustificare la spesa a me stesso.

Il suo rapporto col denaro

Il britannico ha ben chiaro il valore dei soldi, anche se “non ho con il denaro un legame emotivo. Sono determinato a guadagnare perché voglio fare qualcosa di buono nel mondo. So bene quanto siano importanti i soldi e ciò che posso farci nel mondo se li uso con intelligenza”.

Non che ogni tanto non si possa indulgere in qualcosa: “Mi sono sempre detto che se avessi vinto qualcosa di importante – ha dichiarato a Katherine Ryan – avrei portato i miei amici ad Amsterdam. Ed è stato il viaggio più folle che io abbia mai fatto”.

Come per Las Vegas, ciò che succede ad Amsterdam rimane ad Amsterdam: “Quasi non siamo usciti dall’hotel, talmente era bello. E ho speso un po’ di soldi in modi che preferirei non raccontare. Ma per tutti noi è stato il momento più bello delle nostre vite. Ne è valsa la pena  già solo per i ricordi”.

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