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AAMS: 'tasse anche a Ctd e operatori online esteri'

ctd-online-tasseClamoroso e storico passo da parte di AAMS in merito agli aspetti fiscali sul gioco offshore, e in particolare per il mercato delle scommesse: è stata pubblicata la circolare del 7 giugno 2012, inerente gli obblighi tributari degli operatori di gioco (con o senza concessione). L’atto potrebbe avere un significato ed una portata politica più ampia.

I Monopoli di Stato hanno pubblicato disposizioni interpretative in merito all'imposta unica su scommesse e concorsi  pronostici ex articolo 1, c. 66, della legge del 13 dicembre 2010, n. 220. Il chiarimento autentico riguarda anche l'online e gli operatori di gioco stranieri (che hanno un’esplicita responsabilità solidale secondo il Ministero dell’Economia).

In estrema sintesi, i Ctd (Centri trasmissione dati) collegati con bookmakers esteri, privi di concessione, sono soggetti alla normativa italiana fiscale, in modo retroattivo. AAMS ha richiamato la sentenza 'Costa Cifone' della Corte di Giustizia Europea e si è spinta oltre anche per quanto riguarda il gioco a distanza.

D’altronde abbiamo sempre sottolineato che difficilmente poteva essere applicata la normativa italiana in ambito penale (in linea con la giurisprudenza della CGE) in materia ma che era doveroso chiarire gli aspetti fiscali in merito al gioco offshore.

Soggetti passivi
AAMS individua i soggetti passivi, richiamando l'articolo 3 del D.lgs n.504 del 1998: "chiunque, ancorché in assenza o in caso di inefficacia della concessione.... gestisce con qualunque mezzo, anche telematico, per conto proprio o di terzi, anche ubicati all'estero, concorsi pronostici o scommesse di qualunque genere".

I tecnici dei Monopoli hanno aggiunto: “a prescindere dalla liceità o meno della loro attività” cioè da valutazioni di carattere penalistico, in particolare per quanto concerne gli aspetti di ordine pubblico.

La norma originaria elenca i soggetti passivi dell'imposta unica: "sono coloro i quali gestiscono, anche in concessione, i concorsi pronostici e le scommesse". “Si evidenzia che tali operatori  possono agevolmente autoliquidare l'imposta sulla base delle scommesse accettate ed effettuare il versamento analogamente ai soggetti concessionari mediante il modello F24 accise".

Tasse 'retroattive'
La norma ha efficacia retroattiva secondo  il parere di AAMS: "Le citate disposizioni introdotte dalla legge n. 220/2010 avendo evidente natura interpretativa ("si interpreta nel senso che...") chiariscono con efficacia ex tunc (retroattiva, ndr), la sfera applicativa e la portata della norma di cui viene fornita interpretazione e, quindi, si rendono applicabili anche con riguardo a periodi di imposta anteriori a quello di entrata in vigore della legge di stabilità". AAMS cita, a tal riguardo, la Sentenza della Corte Costituzionale dell'11 giugno 2010 n. 209.

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Attività abusiva soggetta a tassazione
Aggiunge AAMS: "La norma, a ben vedere, conferma un principio di carattere generale vigente nell'ordinamento tributario, cioè che le imposte relative all'esercizio di una determinata attività si applicano anche se quell'attività è svolta abusivamente. Del resto, la soluzione opposta, oltreché paradossale per evidenti ragioni (chi esercita un'attività in modo irregolare verrebbe fisicamente avvantaggiato rispetto a chi esercita quell'attività in modo legittimo), sarebbe contraria ad una interpretazione delle norme costituzionalmente e comunitariamente orientata, alla luce dei principi di 'capacità contributiva' e di 'uguaglianza' sanciti, rispettivamente, dagli articoli 53 e 3 della Costituzione italiana, nonché del principio di libera e corretta concorrenza".

Responsabilità solidale
AAMS configura inoltre una responsabilità “per le imposte e le sanzioni” tra il bookmaker estero e il titolare del Ctd: "a carico del soggetto che abbia concorso alla realizzazione del medesimo presupposto di fatto dell'imposta, come potrebbe essere il caso, da valutare in base alla situazione concretamente riscontrata, del bookmaker estero, che assume il rischio della giocata e realizza la sua attività nel territorio dello Stato per il tramite di soggetti che agiscono per suo conto, sulla base di rapporti contrattuali".
Pertanto, è noto che l'art. 1, comma 66, lettera b) della legge n. 220/2010 stabilisce che "Se l'attività è esercitata per conto di terzi, il soggetto per conto del quale l'attività è esercitata è obbligato solidamente al pagamento dell'imposta e delle relative sanzioni".

Raccolta online
tasse-scommesseSecondo l'interpretazione dei Monopoli, l'imposta unica deve essere pagata non solo per la raccolta live (attraverso la rete di Ctd presenti sul territorio) ma anche online e quindi riguarda tutti gli operatori che raccolgono gioco su internet o altri sistemi telematici mobili: "si applica secondo le regole fissate dal D.lgs n. 504/1998, sui concorsi pronostici e le scommesse di qualunque tipo, relativi a qualunque evento, anche se svolto all'estero, ancorché la raccolta del gioco, compresa quella a distanza, avvenga in assenza ovvero in caso di inefficacia della concessione rilasciata da AAMS".

Svolta politica europea e-gaming
Questa presa di posizione sul gioco online si allinea al pensiero 'politico' e tecnico di Gran Bretagna e Spagna. In particolare il Governo di Londra, dopo 50 anni a favore del liberismo, ha fatto un netto passo indietro e deciso di tassare la raccolta gioco operata sul suolo britannico, a prescindere dalla sede dell'operatore. In poche parole per l'esecutivo di Sua Maestà, la nuova normativa non rientra nel divieto di doppia imposizione vigente nell'UE perché, essendo le puntate effettuate nella propria giurisdizione, sono soggette a tassazione, a prescindere dallo stato che ha rilasciato la licenza, autorizzando l’operatore. D'altronde qualsiasi servizio se è erogato all'interno dei confini nazionali è soggetto a tassazione. L'Italia sembra quindi aver sposato la medesima soluzione tecnica.

Precedente Spagna
La stessa strada l'ha intrapresa la Spagna: poche settimane fa ha contestato agli operatori il pagamento del mancato versamento delle imposte calcolate sulla raccolta gioco effettuata a Madrid e dintorni. Le principali poker rooms e bookmakers hanno trattato e accettato la posizione dell'esecutivo spagnolo.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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