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Di Battista (Movimento 5 Stelle) annuncia nuova legge: "tasse al 22% su poker online, casinò, Vlt e slot"

Questo il messaggio del deputato del Movimento 5 Stelle riportato dall'agenzia di stampa Agimeg  in questo articolo: "Abbiamo scritto una legge per aumentare la tassazione sul gioco d’azzardo. Nessun aumento mastodontico. Un aumento di buon senso con il quale trovare risorse per il “reddito di cittadinanza, ovvero dare una mano alle stesse persone che maggiormente buttano la loro vita nelle slot machine. La proposta di legge è semplice, con la quale innalziamo la tassazione del gioco, tutto, dalle slot alle videolottery, al gioco online al 22%”.

Uniformare la tassazione su giochi differenti rischia però di risultare un autogoal clamoroso. Le esperienze passate insegnano e comunque il rischio è quello di compromettere il gettito di 10 miliardi annui, altro che finanziare il reddito di cittadinanza.

Movimento 5 Stelle: in realtà l'aumento della tassazione sarebbe verticale

Ma la prima palese incongruenza risulta con la seguente affermazione: "Nessun aumento mastodontico. Un aumento di buon senso...". In realtà l'aumento, di fatto, sarebbe spaventoso  e per nulla equilibrato, con il rischio di far crollare payout e volumi.

Tenete conto che i precedenti Governi hanno aumentato la tassazione sulle macchinette con modifiche graduali dello 0,5%, con il timore di un crollo dei volumi (e quindi del livello di tassazione). Ma già il Governo Renzi (con la legge di Stabilità del 2016) ha messo con le spalle al muro la filiera, con un prelievo pesante.

Nel caso delle slot e VLT si avrebbero i seguenti cambiamenti:

  • Slot machine: attuale tassazione 15% su totale somme giocate - proposta M5S 22%
  • VLT: attuale tassazione 5,5% su totale somme giocate - proposta M5S 22%

Ecco le modifiche per i giochi online:

  • Poker online: attuale tassazione 20% su margine lordo - proposta 22%
  • Casinò online: attuale tassazione 20% su margine lordo -  proposta 22%
  • Betting online: attuale tassazione 22% su margine lordo -  proposta 22%

Sul betting rimarrebbe tutto invariato.

Gioco legale a rischio estinzione (con annullamento del gettito...)

Al momento il payout delle slot è già molto basso al 70% (restituisce 70 euro in media ogni 100 euro giocati su un ciclo di migliaia di colpi) nei bar e nelle sale. Nei casinò è mediamente del 95%.

Un aumento così "mastodontico" della tassazione, di fatto cancellerebbe il settore legale ed il gettito: si otterrebbe l'effetto contrario di quello promesso. Non solo non si avrebbero i fondi necessari per finanziare il "reddito di cittadinanza" ma i contribuenti dovrebbero essere tassati ulteriormente (dove trovano 10 miliardi di coperture?).

Un incremento del genere porterebbe alla rovina il settore del gioco pubblico e legale, a favore delle mafie e delle organizzazioni criminali, con migliaia di posti di lavoro in fumo.

Perché crollerebbero i volumi (a danno del fisco)

Infatti il payout delle slot legali diminuirebbe in maniera drastica, sarebbero meno attrattive, vi sarebbe un crollo verticale delle vincite e dell'appeal del gioco ma soprattutto si registrerebbe l'annullamento dell'effetto riciclo.

Di cosa parliamo? In genere il gambler vince, rigioca il denaro, così i volumi aumentano. Più alta è l'entità percentuale della vincita (del restituito) e più lo scommettitore gioca ed il turnover cresce. E la tassazione è calcolata proprio sul totale delle giocate, quindi più vincono i players, più rigiocano e più il gettito aumenta a favore dello stato. Un meccanismo semplice ed elementare da capire. E' solo questione di obiettivi.

Se si abbassa il payout, lo Stato paradossalmente rischia di incassare molto meno.

Se l'obiettivo del Movimento è aumentare il gettito, allora sono fuori strada.

Errore tecnico elementare

Applicare la medesima aliquota su tassazioni tecnicamente differenti, alcune calcolate sul turnover (slot e Vlt) ed altre sui margini (gioco online), è un errore elementare: considerando il livello di proposta (disegno di legge parlamentare) e la preparazione (minima) richiesta, è facile rimanere basiti nel leggere certe proposte.

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Essere coerenti con gli obiettivi: distruggere settore o aumentare gettito?

Se l'obiettivo del Movimento 5 Stelle è limitare la ludopatia (ma tanti gamblers giocherebbero alle slot illegali, soprattutto in certe regioni d'Italia) e distruggere il settore (cancellando centinaia di migliaia di posti di lavoro) allora la proposta (condivisibile o meno) ha comunque una sua logica e coerenza.

Se invece, come ha dichiarato Di Battista, l'obiettivo è quello di "finanziarie il reddito di cittadinanza", allora anche una persona con una preparazione tecnica medio bassa, può capire che non c'è nessuna logica a quanto pubblicizzato.

E' l'ennesima sparata populista della politica italiana? Lasciamo a voi la risposta.

Gioco online

Ma c'è di più. A leggere i numeri, una persona con una scarsa conoscenza del settore potrebbe pensare che l'aumento della tassazione sul gioco online non sarebbe "mastodontico" (cit. Di Battista).

In realtà si porterebbe l'asticella oltre il limite. Prima di tutto alcuni giochi, come il poker online, sono in crisi da anni con una tassazione già molto alta al 20%. Un aumento della tassazione porterebbe ad un innalzamento della rake.

La maggior parte dei players high roller italiani è molto sensibile allo spostamento della rake anche di uno 0,5% (che fa la differenza). E' una questione di sostenibilità: con una tassazione più alta ed una rake diversa, molti per sopravvivere dovrebbero uscire dal mercato per cercare un'offerta più attrattiva.

Stesso discorso per il betting per gli scommettitori che muovono volumi importanti.

L'effetto spread (così lo abbiamo chiamato) è presente nel gioco online ed in particolare in skill games come poker e betting. Questo vuol dire spostare volumi verso l'estero e favorire l'offerta non autorizzata.

Al momento in Italia, la tassazione è al 20% sul rake lordo (sia per tornei che per il cash game), in Gran Bretagna è al 15%, a Malta il 5% ma ci sono altre giurisdizioni che presentano prelievi molto più bassi e quindi offrono rake più competitive e con una liquidità migliore. Quindi, spostare il prelievo dal 20% al 22% potrebbe, anche in questo caso far crollare volumi e gettito.

C'è da dire che in Spagna si è adottata una tassazione al 25% ed il fallimento del mercato legale online è sotto gli occhi di tutti fin dai primi giorni. Vogliamo imitarli?

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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