Poker online
Nei salotti televisivi si fanno spesso polemiche gratuite e si parla del gioco online in termini poco edificanti, senza tenere conto delle implicazioni positive. Partiamo da un dato oggettivo: con o senza messaggi pubblicitari, gli italiani hanno sempre giocato (e giocheranno) al cash game sul web.
Fino a luglio 2011, i nostri connazionali si sedevano ai tavoli virtuali delle rooms estere (.com), con un enorme "sperpero" di (mancate) risorse fiscali che sarebbero servite a finanziare opere o progetti di utilità sociale (in primis prevenzione delle ludopatie).
Da nove mesi a questa parte, grazie ad una politica nel mondo dell’e-gaming molto realista ed intelligente suggerita da AAMS, il poker online, in modalità cash game, ha garantito alle casse dell’erario 42 milioni di euro. Fondi che saranno destinati alla ricostruzione dell’Abruzzo dopo il terribile terremoto che ha colpito l’Aquila nel 2009. Dal mondo dei giochi, il contributo complessivo è stato di 2 miliardi di euro in tre anni.
I proventi fiscali derivanti dal cash game e dai casinò (pari al 20% sull’utile delle case da gioco) sono destinati proprio alla regione abruzzese e sono stati previsti dal decreto “pro Abruzzo” (n.39 del 2009). Anche i casinò online hanno fatto la loro parte con 15 milioni di gettito erariale. Nulla di paragonabile alle Videolotteries (VLT) che hanno costruito un 'tesoretto' da 1,4 miliardi, grazie anche al pagamento dei 15.000€ versati dai concessionari per ciascuno dei 57mila apparecchi installati, a titolo di diritto di concessione. Dal 2012 il prelievo passerà dal 2% al 4% sulla raccolta.
Buon contributo anche del WinForLife (lanciato nel 2009) che ha garantito al fisco 320 milioni e del 10eLotto con altri 200.
Come detto cash game e casinò games (raccolta complessiva di quasi 10 miliardi dal 18 luglio 2011), hanno contribuito per 57 milioni alla causa della ricostruzione.
Anche l’online ha quindi fatto la sua parte seppur con una fetta minore rispetto agli altri giochi (in primis le Vlt), ma bisogna tenere conto che le due modalità sono attive solo da pochi mesi. Ed inoltre, con 57 milioni di euro, in un paese civile, possono essere finanziati molti progetti socialmente utili (scuole, case di cura per anziani, etc.).
