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Cassazione: si a Stanleybet, no a bookies e rooms estere

cassazione-ctdLa Corte di Cassazione ha ribadito la linea dura nei confronti dei CTD (Centri Trasmissione Dati) e delle società straniere operanti in Italia senza concessione. Le uniche eccezioni riguardano gli operatori che sono stati in passato discriminati, come ad esempio Stanleybet (vedi sentenza "Costa Cifone" della Corte di Giustizia Europea).

Il principio generale può essere applicato anche al poker online e non sono: la normativa penale italiana è valida nei confronti di tutte quelle società (poker rooms, casinò online, bookies, bingo etc) che raccolgono gioco senza concessione dei Monopoli di Stato. 

Nell'ultima sentenza, la Suprema Corte ha annullato un precedente provvedimento di dissequestro a favore di un punto scommesse di Trani collegato ad un bookmaker austriaco. "L’allibratore straniero ’Planet Win 365’ per il quale l’indagato operava non è stato illegittimamente escluso da una gara in violazione del diritto dell’Unione".

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La normativa italiana "non può essere bypassata, né ritenuta in contrasto con la normativa europea" a meno che le società in questione non dimostrino di essere state discriminate in passato (vedi bandi di gara del 1999 e del 2006).

Per la terza sezione della Corte di Cassazione sono invece salvi i centri scommesse di Stanleybet dopo la decisa presa di posizione dei giudici europei. La Suprema Corte quindi applica alla lettera la "Costa Cifone" ma esorta una sorta di intervento normativo per porre fine all' "ingiustificato privilegio commerciale e giuridico". I giudici scrivono come certe anomalie del sistema "devono essere affrontate dall'ordinamento nazionale, mediante l'eventuale adeguamento del dato normativo".

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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