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Crack Cipro: a rischio le poker room statunitensi

cipro-pokerA Cipro sono arrivati quattro container con 5 miliardi di euro cash, per garantire la liquidità delle banche isolane oramai in ginocchio. Si parla di un buco pari a 10 miliardi di euro. Stamani agenti armati sorvegliavano l’entrata dei principali istituti di credito, alla riapertura dopo due settimane.

Sulla piccola isola del Mediterraneo la crisi finanziaria è tangibile e potrebbe provocare un effetto domino anche nel gambling online internazionale: rischiano di perdere il 40% del valore dei depositi i correntisti che possiedono più di 100.000 euro e sarebbero coinvolti diversi operatori di gioco stranieri.

Secondo il sito CalvinAyre, sarebbero esposti in maniera pesante anche bookmakers e rooms che operano (in modo illegale) negli Stati Uniti e che hanno un giro d’affari annuo per svariati miliardi di dollari, con rischi importanti per i giocatori americani. Cipro era il crocevia delle transazioni per aggirare l’UIGEA, la legge federale statunitense.

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Questi operatori si sarebbero appoggiati alle banche cipriote, gestendo i conti gioco con transazioni dagli Stati Uniti all’isola mediterranea. 

Laiki, la seconda banca locale è destinata al fallimento mentre il piano di risanamento prevede il salvataggio (con perdite per i correntisti pesanti) della Banca di Cipro. CalvinAyre sostiene che un bookmaker nord americano gestisce il 90% dei conti proprio della banca cipriota. E c’è chi teme un altro tsunami per l’e-gaming americano dopo il “black friday” che ha messo in ginocchio FullTiltPoker, UB.com e Absolute Poker.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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