Vai al contenuto

Ferrara (AAMS): ‘apertura a Stanley e sulla pubblicità..’

raffaele-ferraraRaffaele Ferrara, Direttore Generale di AAMS, parla del mondo del gaming italiano a 360 gradi ed oltre a difendere l’operato dei Monopoli in questi anni, mette in evidenza il contributo fondamentale del gioco pubblico nella raccolta erariale, in un’interessante intervista esclusiva, a cura di Agicos e pubblicata stamani da Milano Finanza. Leggiamo alcuni passaggi significativi:

Sul tema caldo della pubblicità, Ferrara annuncia che il settore sarà disciplinato: “Giusto intervenire con una normativa ferrea sulla comunicazione in materia di gioco. Noi abbiamo preparato nostre proposte che impediscono scivoloni su pubblicità fuorvianti e che, al tempo stesso, non penalizzano gli operatori”.

Ferrara specifica: “gli interventi potrebbero stabilire fasce orarie precise per i messaggi pubblicitari con l’utilizzo o meno di determinati termini e riferimenti a situazioni equivoche. Per questo sono d’accordo con i ministri Balduzzi e Riccardi su una radicale riforma della materia”. 

Sul caso Stanleybet e sulla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea, il Direttore Generale dei Monopoli usa toni concilianti: “una volta arrivata la sentenza non possiamo non tenerne conto. Insomma una cosa è fare il possibile a sostegno delle proprie tesi, un’ altra è quello del rispetto delle leggi e delle sentenze”.

“Secondo noi ci sono elementi ragionevoli per ricomporre la situazione e prevedere l’inserimento dell’operatore in questione nel contesto italiano, visto che lo stesso ha già dimostrato una sua apertura in tal senso richiedendo la concessione per il gioco online. Stiamo anche lavorando per istituire un tavolo di confronto con gli operatori per rendere compatibili ed accettate le diverse posizioni all’interno del nostro mercato”.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Inoltre, per le scommesse, con ogni probabilità, vi sarà una proroga di un anno per gli operatori in scadenza, se entro giugno non sarà organizzato il bando di gara. Sul poker live invece nessun accenno.

Ferrara, sulle recenti polemiche che si sono scatenate nei salotti televisivi, invita tutti a leggere bene i dati sulla raccolta del gioco pubblico: “dei suddetti 80 miliardi, circa il 77% è tornato nella tasche dei giocatori sotto forma di vincite, quindi la spesa reale non arriva a 20 miliardi. E da questa lettura viene fuori anche il forte prelievo erariale. I circa 9 miliardi arrivati all’Erario dei giochi, rappresentano una tassazione molto elevata rispetto agli standard. Se non ci fossero stati i giochi, queste risorse erariali da dove sarebbero arrivate? Questa è una domanda che bisognerebbe fare a chi critica il segmento dei giochi senza conoscerne a fondo le dinamiche”. Più chiaro di così… 

Il direttore chiude l’intervista esortando i concessionari a creare un fondo volontario di solidarietà (finanziato con gli utili) per la prevenzione delle ludopatie, la ricerca scientifica e a sostegno delle campagne educative per i giovani.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI