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Full Tilt: cash out a breve negli USA ma in che percentuale?

tom-dwanPer i giocatori statunitensi di Full Tilt Poker oramai il cash out dovrebbe essere alle porte. Garden City Group (GCG) ha annunciato che le operazioni di rimborso inizieranno a breve. Ricordiamo che GCG è stata nominata dal Dipartimento di Giustizia, per supervisionare e gestire il rimborso dei fondi.

In ballo ci sono la bellezza di 184 milioni di dollari da restituire ai players a stelle e strisce. Faranno fede i saldi risultanti dalla situazione contabile della red room al 15 aprile 2011 (giorno del sequestro da parte del Doj).

"Il processo di rivendicazione - afferma la società - inizierà a breve. GCG invierà le istruzioni su come compilare la richiesta online per tutti i ricorrenti potenzialmente ammissibili, in base ai dati forniti da Full Tilt Poker".

Non è ancora chiaro se i giocatori riceveranno il 100% dei propri saldi o solo una percentuale. Dipenderà dai conteggi finali, a seguito delle ammissioni delle domande di tutti i players coinvolti, come viene specificato nel comunicato stampa.  GCG non ha assicurato che i fondi confiscati siano sufficienti a soddisfare il 100% delle somme richieste. In questo malaugurato caso, il denaro a disposizione verrà ripartito in proporzione all'entità dei saldi degli account.

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Secondo recenti stime, sono 1,3 milioni i giocatori ancora in attesa del cash out. Purtroppo non sono giunte comunicazioni per i players italiani che stanno vivendo, da più di un anno, una situazione al limite del paradosso.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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