Dopo settimane contrassegnate da un silenzio "assordante" e indiscrezioni infondate sulla vendita di Full Tilt Poker, scende in campo Behnam Dayanim, l’avvocato di Bernard Tapie, colui che sta conducendo le trattative.
"Siamo molto vicini – assicura il legale – alla conclusione del deal. Prevedo la definizione dell’affare nelle prossime settimane. Nei recenti colloqui sono stati compiuti decisi passi avanti, a tal punto che le parti in causa si sentono ragionevolmente fiduciose di arrivare ad una conclusione favorevole”.
A poche ore dalla scadenza del termine (29 febbraio) previsto nel primo contratto (provvisorio) sottoscritto da Tapie con il Dipartimento di Giustizia ed i soci di Full Tilt Poker, l’esperto legale si sbilancia sull’esito positivo delle trattative ma fa capire che bisognerà pazientare ancora diverse settimane: le parti in causa hanno concordato una breve proroga (metà marzo con ogni probabilità) per il passaggio definitivo di consegne alla guida della room.
Dayanim ha fatto capire che l’ostacolo maggiore alla vendita è la querelle debitoria di Ivey, Greenstein, Matusow e company. “Abbiamo parlato con alcuni giocatori (Dwan e Juanda, ndr) e confidiamo di risolvere i problemi con loro. Altri invece continuano a rimanere irraggiungibili ma rimaniamo fiduciosi: dovremo risolvere nelle prossime settimane le questioni in sospeso, in modo da raggiungere un accordo per l’acquisto della room”.