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Full Tilt Poker: Tapie vicino ad un accordo con il Doj

behnam-dayanim Sviluppi positivi nelle trattative tra il gruppo di Bernard Tapie e il Dipartimento di Giustizia di New York in vista del salvataggio di Full Tilt Poker. Negli ultimi giorni sono stati compiuti decisi passi avanti e - a conferma delle nostre precedenti indiscrezioni - anche l’avvocato della cordata francese, Behnam Dayanim, si è sbilanciato: “sono ottimista”.

Parole che testimoniano lo stato avanzato delle negoziazioni. La dichiarazione dovrebbe essere accolta in ottica positiva: che interesse avrebbe il legale a creare false illusioni? Da parte nostra è d'obbligo però l'invito alla prudenza massima: si tratta di una trattativa molto complessa con variabili importanti ma le affermazioni pubbliche del diretto protagonista, senza dubbio, sono un bel segnale.

Dayanin è colui che ha siglato un importante accordo in passato tra PartyPoker ed il Doj ed è esperto proprio in questo tipo di contenziosi: “E’ un processo ed è ancora in corso. Speriamo di avere qualche notizia da segnalare a breve”.

L’avvocato non può rivelare i particolari della trattativa ma induce a intravedere la complessa vicenda in termini positivi: “Rimango ottimista sul fatto che saremo in grado di raggiungere un risultato che permetterà al gruppo Tapie di procedere con il piano proposto”. Una dichiarazione mai fatta fino ad ora dal legale che sta trattando direttamente con Preet Bharara.

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In cosa consiste il piano di rilancio presentato al super procuratore? In una precedente intervista Behnam Dayanim aveva rivelato: “la proposta di accordo prevede il rimborso dei giocatori da parte di Tapie”. Soddisfare i giocatori rimane la priorità per ridare uno slancio credibile alla red room. E il manager francese è consapevole di questo particolare.

preet-bhararaNon a caso Tapie ha commissionato un sondaggio tra i players questa settimana. Come potete leggere sul nostro forum sono stati contattati anche alcuni giocatori italiani. La partita però non si sta giocando solo a New York ma vi sono importanti novità anche in Maryland, dove Full Tilt Poker sta trattando con il distretto locale del Dipartimento di Giustizia, per il dissequestro di alcuni fondi depositati in Svizzera.

Si tratta di quattro conti congelati in base alla normativa UIGEA contro il gioco d’azzardo: due appartenevano alla società Ranston Ltd del gruppo di Full Tilt ed un altro era intestato a Oldford Group Ltd di proprietà di PokerStars.com. Un quarto conto apparteneva alla fiduciaria Albright Finance Ltd. Il Governo USA ha chiesto alla Svizzera di confiscare i conti ma naturalmente le poker rooms si sono opposte a tale provvedimento ed in corso una dura battaglia legale.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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