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Gioco e pubblicità: il Governo pronto a limitare gli spot

andrea-riccardiE’ in fase di elaborazione una nuova disciplina sul tema caldo della pubblicità nel settore dei giochi: il Governo presenterà – entro 30 giorni -  in Parlamento un disegno legge per contrastare la ludopatia ed ogni forma di dipendenza dal gioco compulsivo.

L’Esecutivo sarebbe  – secondo indiscrezioni raccolte da Agipronews – intenzionato ad individuare delle fasce orarie precise per la trasmissione degli spot televisivi, in modo da tutelare dai messaggi pubblicitari i minori. Inoltre, per ogni gioco, dovrà essere indicata la possibilità di vincita, in modo da diffondere una cultura diversa e più consapevole nell’ approccio al gambling. Sarà predisposto anche un elenco dei luoghi adatti ad ospitare cartelloni e locandine.

Il testo del disegno legge dovrebbe essere presentato alle Camere entro 30 giorni. Al progetto stanno lavorando i Ministeri della Salute, dell’Economia e della Cooperazione Internazionale. E’ stata valutata anche l’abnorme e ingiustificata ipotesi del divieto totale, come avviene per le sigarette, ma gli operatori di settore hanno già mostrato le loro resistenze e sarebbero pronti a sottoscrivere un codice per l’autoregolamentazione della pubblicità.

Ricordiamo inoltre che per i tabacchi esiste da anni una Direttiva Europea ben precisa che impone il divieto assoluto in tutti gli stati membri; per il gioco invece non è così e, durante la fase di consultazione del "Libro Verde", la Commissione Europea non ha mai preso in esame una simile ipotesi. A Bruxelles, sono allo studio un nucleo di norme comuni per la tutela dei giocatori (da possibili frodi online) e dei minori.

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Sulla pubblicità, gli interessi in ballo sono molteplici e non riguardano solo quelli diretti degli operatori: in base ad una ricerca della società inglese Ficom Leisure, l’industria del gioco nel 2011 ha investito 105 milioni di euro di pubblicità tra giornali, televisioni e media in generale. Altri 115 milioni in altre attività di sponsorizzazione e attività coordinate.  

Le indiscrezioni sul nuovo progetto di legge del Governo sono in linea con quanto proposto pochi giorni fa dal Ministro per l’Integrazione e la Cooperazione Andrea Riccardi durante una nota trasmissione televisiva: “dobbiamo limitare e regolamentare la pubblicità. Sensibilizzare i giocatori sui rischi del gioco compulsivo. Ogni giocatore deve essere avvertito sulle possibilità esatte di vincere o perdere”.

Il provvedimento riguarderà soprattutto i giochi live (con raccolta fisica) che vanno ad incidere in maniera importante sul portafoglio degli italiani. La spesa su internet è solo del 4% rispetto alla spesa totale destinata al gaming. Come ha suggerito l'Avvocato Rienzi, presidente di Codacons, nei punti vendita sarebbe opportuno mettere in evidenza il payout per ogni singolo gioco. Educare e preparare i cittadini  ad un gioco consapevole, potrebbe essere la migliore forma di prevenzione.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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