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Stangata sul gioco online: concessioni a €2 milioni ma c'è sempre il ban della pubblicità... Rischio contenziosi per il Senato

Nella legge di Bilancio emerge un aspetto importante sul gioco online: il prezzo delle nuove 50 concessioni. La base d'asta prevede una base di partenza di 2 milioni di euro.

Saranno 50 i diritti messi all'asta ed il prezzo. C'è però il solito problema: il divieto di pubblicità che, di fatto, non permette ai concessionari dell'online di poter lavorare nella valorizzazione dei  loro brand legali e di comunicare con i giocatori.

Senza dubbio sia l'alto prezzo che il ban dell'advertising rischiano di agevolare le posizioni dominanti e di restringere fatalmente il campo concorrenziale. Il decreto Dignità viola in modo palese il principio di libertà di concorrenza ed il prezzo di queste concessioni, sbarra la strada alle medie aziende che non possono esercitare il loro diritto di fare impresa.

Scetticismo anche per il bando delle slot e VLT da parte dei tecnici del Senato.

Palazzo Madama ha pubblicato la Nota sulla Legge di Bilancio, nella quale emergono critiche aperte sulle stime di entrata per le nuove gare sui giochi, in particolare, secondo i tecnici del Senato, il Governo non ha calcolato il rischio (molto alto a detta loro) di contenziosi che porterebbero ritardi negli incassi previsti “che concorrono in modo non trascurabile alla copertura degli oneri della manovra per gli anni 2021 e 2022”.

Bilancio quindi senza coperture per quanto riguarda i bandi? Per il Senato è probabile questo scenario e non è una presa di posizione così avventata: non è mai stata approvata una legge di coordinamento tra Stato centrale ed Enti Locali per stabilire regole univoche per negozi e punti fisici nel terrestre.

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Come regolarsi con distanziometri ed altre misure? Le prospettive che vi sia un intasamento nei Tribunali Amministrativi Regionali di ricorsi è probabile secondo Palazzo Madama.

L'ideale sarebbe siglare in tempi brevi un accordo Stato-Regioni per poi dare il via ai bandi di gara. Unica strada logica possibile.

Questo il testo della Legge di Bilancio per il 2020:

“La proposta normativa in commento prevede che l’Agenzia delle dogane e dei monopoli – con gara da indire entro il 31 dicembre 2020, mediante procedura aperta, competitiva e non discriminatoria – attribuisca le seguenti concessioni:

  • 250.000 diritti per apparecchi AWP (di cui all’art. 110, comma 6, lettera a) del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (TULPS) , con una base d’asta non inferiore ad euro 1.400 e che consentono il gioco da ambiente remoto;
  • 58.000 diritti per apparecchi VLT (di cui all’art. 110, comma 6, lettera b), con base d’asta non inferiore ad euro 15.500 per ogni diritto, con una offerta minima di 2.500 diritti;
  • 35.000 diritti per l’esercizio di punti vendita presso bar e tabacchi in cui poter collocare gli apparecchi AWP che consentono il gioco solo da ambiente remoto, con base d’asta non inferiore ad 11.000 euro per ogni punto vendita, con una offerta minima di 100 diritti;
  • 2.800 diritti per l’esercizio di sale in cui è possibile collegare gli apparecchi VLT che consentono il gioco solo da ambiente remoto, con una base d’asta non inferiore a 30.000 euro per ogni punto vendita con un’offerta minima di 100 diritti;
  • 50 diritti per poter offrire il gioco a distanza, con base d’asta non inferiore ad euro 2.000.000 per ogni diritto.
Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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