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Il WPT chiude la room online e la vendita sembra imminente

Il WPT ha deciso di chiudere i battenti online e di non offrire più gioco su internet. Il 3 giugno saranno sospese tutte le operazioni e i giocatori di WPTPoker.com dovranno trovarsi un'altra casa. E' una conseguenza diretta della vendita imminente (e oramai certa) di Bwin.party. In corsa 888 e la cordata formata da Amaya-PokerStars.

La sala da gioco è stata aperta nel 2009 sul network di PartyPoker.com, a seguito dell'acquisto del brand del World Poker Tour da parte della multinazionale londinese.

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Un simbolo importante del mondo del poker esce in modo definitivo dall'online. Proprio dalla capitale inglese, i vertici di Bwin.party hanno preso questa decisione. In via ufficiale, c'è la volontà di concentrare gli sforzi nel poker online solo su PartyPoker e Bwin (e GDPoker in Italia).

Lo si evince da una lettera inviata da Bwin.Party ai giocatori: "abbiamo preso la decisione di concentrare i nostri sforzi interamente sui nostri brand più in vista: PartyPoker e Bwin Poker. Ciò ci ha spinto alla decisione di chiudere il nostro sito WPTPoker.com".

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Nessun saldo dei players sarà trasfertito in automatico su PartyPoker.com. Le operazioni verranno interrotte il 3 giugno e i players avranno 3 mesi di tempo per ritirare i propri fondi. Durante questa fase, saranno levati i limiti ai prelievi e non sarà applicata alcuna commissione addizionale.

Come ricordato, Bwin.party è al centro di due offerte di acquisto (ma c'è anche una terza strada ancora misteriosa) e la soluzione della vendita è oramai stata accettata dagli azionisti. In particolare le attenzioni di Rational Group sarebbero proprio volte al brand WPT, molto conosciuto negli States. La chiusura del WPTPoker.com è l'ennesima conferma. Bisognerà solo capire chi sarà l'acquirente.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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