La Russia di Putin aveva già deciso da tempo di dichiarare guerra al gioco, ma adesso arriva un ulteriore giro di vite che assume i contorni - non proprio sconosciuti da quelle parti - di una durissima censura.
Se infatti la guerra al gaming si era fino a poco tempo fa concentrata sul live, con la chiusura di centinaia fra casinò e sale da gioco in tutta la Russia e il ban del poker dalla lista degli sport nazionali (era il 2009, ndr), adesso la mannaia si è spostata sull'online. In questo caso la bocca da fuoco è la Suprema Corte, che con una discussa sentenza fa segnare un notevole salto di qualità nella lotta al gioco in rete, già proibito su tutto il territorio nazionale.
L'occasione è stata una sentenza della Corte Regionale della regione di Pskov (nella Russia occidentale) che aveva assolto Rostelecom - un'azienda telefonica ed internet service provider - dall'accusa di istigazione al gioco d'azzardo. "Se offrire gioco online è proibito, altrettanto non può dirsi per chi fornisce solo accesso a siti che lo promuovono", era stata la motivazione della sentenza della Corte Regionale, che aveva infatti assolto Rostelecom.
La Corte Suprema ha invece rovesciato il tutto, ordinando di conseguenza a tutti gli ISP (Internet Service Provider) di staccare o negare l'accesso a tutti i portali che si occupano di gioco, compresi quelli che diffondono anche solo informazioni sui siti che offrono gioco (oltre 1500 i portali già presenti nella black list del governo russo, ndr). In caso di inosservanza di questi obblighi, un ISP si vedrebbe sospesa ed eventualmente ritirata la licenza.
Un ulteriore giro di vite, nella guerra senza quartiere che Putin ed il fido Medvedev hanno lanciato al gioco. Non sarebbe però Russia senza le sue gigantesche contraddizioni: infatti, se allo stato attuale pubblicare (ma anche ospitare chi pubblica) una notizia sul poker può significare mettersi nei guai, giocare online non è un reato punibile. Davvero curioso, se si pensa al numero crescente di russi che negli ultimi anni popolano i più ricchi tornei high roller del poker live così come gli high stakes online delle principali room mondiali.
I bene informati sostengono che all'orizzonte potrebbe esserci un monopolio, con un'azienda statale che offra alcune tipologie di gaming online al popolo russo, ma per adesso la parola d'ordine è ancora "niet".