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La regina delle scommesse finisce in manette in Florida

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C'è sempre una donna al centro degli scandali legati alle scommesse e alle partite private negli Stati Uniti.  Dopo la bella Molly Bloom che gestiva un giro d'affari illegali per circa 100 milioni di dollari tra Hollywood e Las Vegas, a finire nel mirino delle autorità statunitensi questa volta è finita la trentenne panamense Michelle Lasso, anche lei legata al bookmaker Legend Sports, in particolare per la gestione dei flussi finanziari derivanti dalle scommesse in Florida. 

Michelle, con un master in finanza internazionale, era una delle figure chiave dell'organizzazione ed aveva contribuito a far "sparire" dagli occhi indiscreti del fisco circa 8 milioni di dollari. Per questo motivo, una volta scoperto il suo ruolo operativo, la donna aveva deciso di collaborare con le autorità, dichiarandosi colpevole di riciclaggio

L'organizzazione (i cui vertici rischiano grosso soprattutto a seguito delle accuse della donna panamense) raccoglieva scommesse in California, Nevada, Texas, Florida, Indiana e Washington DC. Lasso riusciva a trasferire il denaro in conti offshore a Panama, Andorra e nelle isole Cayman

Negli States non scherzano in materia di gioco illegale, ed in particolare per quanto riguarda il betting sportivo (attività lecita solo nei casinò del Nevada): è partita una nuova offensiva in quasi tutti i 50 stati, con arresti a raffica. Il rischio reclusione, per un reato del genere è elevato, soprattutto perché spesso l'accusa di riciclaggio è facilmente associabile per la legislazione statunitense (anche in forza dell'UIGEA). 

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La bella Molly Bloom era una delle pedine chiavi per il circuito illegale di poker e scommesse, con un turnover di circa 100 milioni di dollari

Nei primi giorni di aprile è arrivata la sentenza per una trentina delle persone coinvolte nel giro di scommesse gestito in Florida dal bookmaker e Michelle Lasso è riuscita a cavarsela con due anni di libertà vigilata ed una multa di 25 mila dollari, dopo aver passato però un lungo periodo in carcere. Ha però potuto godere di un forte sconto della pena: il motivo? Grazie al suo intervento ha fatto recuperare all'IRS la bellezza di 7 milioni di dollari, depositati in varie banche straniere. Alla fine, è sempre una questione di soldi…

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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