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La seconda vita di PartyPoker: il fold di bwin.party ma con 888...

C'era una volta PartyPoker prima room mondiale, ma dal 2006 e dal ritiro dagli States il vento è cambiato ed il declino è stato inesorabile. Il black friday, l'uscita di PokerStars dallo stesso mercato e il crash di Full Tilt, non sono stati fattori determinanti che hanno comunque spinto Party ad una ripresa. Tutt'altro.

Nel recente report agli azionisti di bwin.party, emergono numeri chiari: i guadagni di PartyPoker sono diminuiti del 23% assestandosi a 34 milioni - nell'ultimo trimestre - che rappresentano il 10% delle revenues del gruppo.

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L'attuale CEO di Bwin.party, Norbert Teufelberger (co-fondatore di Bwin), ha rilasciato un'interessante intervista a eGaming Review, giudicando l'apporto di PartyPoker come "abbastanza insignificante" ma ha respinto l'ipotesi di una rinuncia al poker, pur escludendo "investimenti pesanti verticali nel settore".

Teufelberger si è voluto soffermare sugli aspetti positivi: il business di PartyPoker si è stabilizzato e per ricavi continua ad essere la seconda room mondiale. Inoltre, il probabile acquirente di bwin.party, 888Poker, risulta essere per traffico ed action nel cash game, il secondo sito globale.

Non a caso i vertici di 888 Holdings hanno già annunciato che, in caso di incorporazione, uniranno la liquidità tra 888 e il network di PartyPoker.

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Il manager austriaco però si è lasciato andare ad un'amara considerazione: "il settore globale del poker è in declino strutturale e il leader (Stars, ndr) sta acquisendo la nostra quota di mercato".

Fino alla vendita, l'attuale strategia di bwin.party sarà quella di concentrarsi sul betting sportivo, cercando di spingere su una politica di cross-sell degli scommettitori nel casinò online.

In conclusione, per Teufelberger il poker rimane un business marginale ma la vendita a 888 o GVC potrebbe riservare delle sorprese.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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