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L’IMU, Brunetta e le nuove tasse: è tutto in gioco?

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La coalizione di Governo si spacca sull’Imu? Un’ipotesi, di sicuro le dichiarazioni di Renato Brunetta, capogruppo del Popolo delle Libertà alla Camera, sono destinate a far discutere, in particolar modo sulle coperture. Per il PDL, gran parte delle risorse dovranno essere recuperate introducendo nuove tasse nel gioco pubblico. Il problema è che il settore pare oramai “spremuto” ed il Ministero dell'Economia ne è consapevole.

“L’Imu sulla prima casa – assicura Brunetta - non si pagherà né a giugno, né a fine anno e quella del 2012 sarà restituita”. In poche parole dovranno essere trovate coperture per 8 miliardi di euro.

Brunetta spiega come il PDL pensa di poter recuperare tali risorse:  “Noi abbiamo indicato le coperture: lotto, giochi, accise, tabacchi per la parte strutturale e l’accordo sull’evasione con la Svizzera anticipato dalla Cassa Depositi e Prestiti per la parte one-off. Per noi sono coperture solidissime. In ogni caso c’e’ un ministro dell’Economia come Saccomanni, che sicuramente saprà come fare”.

Almeno per quanto riguarda il gaming, sembra inappropriato parlare di “coperture solidissime”. Le dichiarazioni di Brunetta infatti sono in netto contrasto con le previsioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha previsto un netto calo delle entrate (pari a 1,6 miliardi) derivanti dai giochi nel 2013, rispetto al 2012. 

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Le entrate previste dai tecnici del Ministero sono 5,9 miliardi, un netto passo indietro rispetto ai 7,6 miliardi del 2012. Per non parlare della crisi che si è abbattuta sul lotto pochi mesi fa. 

Le cause? Per i Monopoli di Stato non ci sono scuse: la minor capacità di spesa degli italiani sta influendo pesantemente anche sul livello delle entrate nel settore del gambling. 

Aumentare la pressione fiscale rischia semmai di ridurre la spesa ed in particolar modo il turnover (il giocato): con payout più bassi, ovvero meno vincite per i giocatori, i flussi di denaro nel reinvestiti saranno senza dubbio minori e l’Erario andrà a perdere risorse, in quei giochi dove vengono applicate aliquote sul fatturato e non sui profitti. L’autogoal sembra dietro l’angolo.

C’è da sottolineare inoltre che Brunetta vorrebbe un aumento dell’accise. I consumatori risparmierebbero sulla prima casa ma dietro l'angolo potrebbero trovare un ulteriore salasso alla pompa di benzina (le tasse sui carburanti sfiorano già il 60%). Anche in questo caso il crollo dei consumi, in caso di aumento inevitabile dei prezzi, è un’eventualità che dovrebbe essere presa in seria considerazione. 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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