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INDISCRETO. Liquidità condivisa europea: le verifiche tecniche in Italia sono positive. Quando il regolamento?

Sono risultate positive le verifiche volute dal Governo sulla liquidità condivisa nel poker online secondo quanto sostengono nostre autorevoli fonti. A questo punto c’è solo da attendere la pubblicazione del regolamento per le specifiche tecniche: la palla passa di nuovo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Posizione Governo e  Monopoli

ADM, in questi ultimi due anni, ha avuto il merito di portare avanti il progetto, studiando da zero con l’Arjel (ente regolatore per il gioco online francese) il modo per attuare la “liquidità regionale” e rilanciare il poker online: manca solo l’ultimo passaggio formale e poi migliaia di giocatori di poker italiani saranno accontentati (visto un’attesa lunga quasi 10 anni): potranno confrontarsi, a tutti i livelli, con i “colleghi” transalpini, spagnoli e portoghesi.

Il sottosegretario con delega ai giochi, Pier Paolo Baretta, a seguito delle verifiche, è favorevole all’apertura del “recinto” del mercato fino ad ora segregato, come lui stesso ha affermato: “abbiamo intenzione di rispettare i patti internazionali sottoscritti”. Il Governo ha preso atto che le verifiche tecniche sono state positive, perché quindi non rispettare un documento firmato e sottoscritto, lo scorso luglio a Roma con 3 partner europei? Questione sono di tempo ci assicurano.

Liquidità condivisa: aspetti positivi

Il progetto prevede parecchi aspetti positivi: oltre al rilancio dell’offerta autorizzata e contrasto di quella estera (.com), si prevedono anche maggiori risorse da investire sui team sicurezza dei network. Questo comporterebbe una vigilanza ai tavoli ancora più capillare. Inoltre vi sarebbe un incremento notevole delle entrate fiscali. In merito agli equilibri sulla concorrenza interna abbiamo presentato delle proposte (leggi qui il nostro editoriale) che potrebbero essere, in fase sperimentale, il giusto compromesso per tutelare tutti gli interessi in gioco.

Pensiero dei players italiani

Considerando i ritardi sulla condivisa, ogni giorno riscontriamo tra i players italiani la volontà di “evasione”, in particolare per quanto concerne i giocatori che muovono i volumi più alti e che, naturalmente, garantiscono liquidità al mercato interno soprattutto nei tournaments. In molti stanno pianificando lo sbarco verso mete all’estero (pubblicheremo anche una serie di interviste e reportage), con una lista molto lunga di destinazioni: Malta, Spagna, Gran Bretagna e Portogallo su tutte. Altri players giocano sempre di più su piattaforme non autorizzate (in particolari reti cinesi) con molte incognite e senza controlli. Le rooms asiatiche in questi mesi hanno registrato picchi di traffico impressionanti.

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Per questo motivo è necessario un intervento tempestivo per unire il pool italiano con quello francese, spagnolo e portoghese e creare una prima liquidità europea internazionale. Tutto ciò è possibile, ci sono i presupposti giusti.

Timing e incognite elettorali

In molti si domandano quale sarà il timing per la pubblicazione del regolamento. Difficile fare previsioni: è auspicabile che il progetto venga portato avanti anche in questi giorni, ma è più probabile una partenza post 4 marzo, dopo le elezioni politiche. In quel caso, l’esito delle urne potrebbe essere condizionante se dovessero essere eletti alcuni schieramenti in questo momento dati per sfavoriti dai sondaggi (ma quando contano?). Non vogliamo entrare nel merito per non essere fraintesi ma sono chiare a tutti  le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti di  partiti e movimenti contro il gioco pubblico.

 

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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