Content Strategy. Una delle strategie nel marketing online più efficaci per "vendere" è di farlo attraverso i contenuti. Convincere gli utenti a comprare un determinato oggetto o servizio con articoli, news, video, content in generale. Per questa ragione i gruppi media hanno un potenziale, molto spesso, inespresso perché si accontentano di fare business solo con la pubblicità o le affiliazioni, quando potrebbero diventare leader di mercato, in particolare in un settore molto redditizio come il gaming.
Facciamo un esempio che può sembrare fuori tema ma non lo è. La strategia di Amazon degli ultimi anni. Vende prodotti di altri brand sulla sua piattaforma ed una volta che è in possesso di tutti i dati di mercato, analizza nei minimi dettagli quel tipo di prodotto/servizio che si rivela particolarmente remunerativo. Tenete conto che Amazon conosce alla virgola abitudini e gusti dei consumatori.
Se i dati vanno in quella direzione ed il prodotto/servizio/mercato si rivela interessante, vende i propri prodotti e servizi sfruttando la propria posizione dominante nell'e-commerce. Il vero business di Amazon è questo: non la vendita come "intermediario" ma la vendita diretta.
Lo stesso sta succedendo per i media sportivi che si sono accorti di avere sui propri network ogni giorno milioni di utenti in target con il betting. A questo punto la domanda sorge spontanea: "why not?".
In questo Articolo:
La storia di GiG: da semplice blog di poker ad operatore leader del mercato mondiale
Più il pubblico è in target e più migliora il tasso di conversione, come vuole ogni logica di marketing. Uno dei colossi del gaming online mondiale, la società GIG, Gaming Innovation Group (con sedi in tutto il mondo) ha una storia molto particolare.
L'avventura è partita con un semplice blog di poker in Norvegia, Donkr negli anni 2000. Sono stati poi sviluppati altri siti informativi su casinò, betting. Alla fine il business del gruppo nordico è cresciuto anno dopo anno (complice anche la mancata regolamentazione nei paesi scandinavi) e da editore la società si è trasformata in un operatore diretto.
Con ogni probabilità, i fondatori di Donkr si saranno chiesti: perché dobbiamo accontentarci del 10% del business quando possiamo avere il 100%? Alla fine, vengono fatti investimenti (attraverso i content) nell'attirare i giocatori: perché svenderli ad altri? Così il sogno si è trasformato in realtà: ora GiG è un gruppo di fama mondiale con sedi e licenze a Malta, negli Stati Uniti, in Svezia, a Gibilterra, in Gran Bretagna e può permettersi di stringere accordi di partnership con colossi come la catena di casinò Hard Rock.
L'ultima sfida di GiG porta proprio negli Stati Uniti, nella nuova frontiera dell'oro: il betting a stelle e strisce.
L'accordo Fox Sport - The Stars Group
Parlavamo del betting a stelle e strisce che fino ad ora è stato in mani oscure ed ora verrà legalizzato (si parla di un turnover per svariati miliardi di dollari). I principali editori americani sentono anche loro odore di business. Così Fox Sports ha siglato un accordo premium con The Stars Group (entrerà anche nell'azionariato del gruppo canadese) e svilupperà il nuovo brand Fox Bet (potete leggere qui nel dettaglio) negli States.
Un'esperienza nuova che si ispira ad un'altra storia di successo, quella di SkyBet, nata on-air su Sky UK, è diventato il primo bookmaker online britannico in poco tempo (sfruttando l'enorme visibilità televisiva). Con un investimento relativamente contenuto iniziale SkyBet è stata rivenduta a 4,9 miliardi di dollari proprio a The Stars Group che ora conta di riprendersi il mercato statunitense con Fox Sports, ripetendo lo stesso modello di business.
ESPN deal con Caesars
Non sta a guardare l'altro network sportivo americano ESPN che ha stretto un patto d'acciaio con Caesars: la strategia è la stessa. Visibilità e contenuti per entrare nel mercato delle scommesse sportive in Nevada, attraverso lo sviluppo di content sportivi di qualità. Nel 2020 sarà aperto uno studio televisivo al LINQ Hotel e Casinò di Las Vegas di proprietà di Caesars.
I nuovi scenari in Italia: con il ban sull'advertising, contenuti centrali
In Italia c'è stata l'esperienza negativa della Gazzetta dello Sport che però ha provato il grande salto con poca convinzione e con il timing sbagliato (quando il mercato era iper concorrenziale), nonostante un partner di assoluto primo piano come Playtech. Il nuovo ban per la pubblicità potrebbe dare un nuovo slancio ad un progetto simile.
Ma mai come in questo momento, con il Decreto Dignità, i convenuti diventano un veicolo indispensabile per promuovere una comunicazione responsabile ed essenziale ai giocatori, a condizione che questa comunicazione sia gestita da professionisti e su piattaforme ad alta visibilità ed in target, nel rispetto delle leggi vigenti. I contenuti prenderanno il sopravvento anche della comunicazione promozionale (che oltretutto sarà consentita sono entro determinati limiti).
Con le nuove leggi è necessario avere coraggio di pensare fuori dagli schemi per comunicare in modo legale con i giocatori.
Chi avrà i content manager migliori e più esperti, con a disposizione le piattaforme con maggior numero di scommettitori e giocatori, sbaraglierà il mercato, arrivando a migliaia di players quando i concorrenti rimarranno con le mani legate. Chi invece proverà a scimmiottare questo modello di business con contenuti a bassa qualità, magari copiando ed improvvisandosi editore, non avrà più scampo perché i margini di errore saranno pari a zero.