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Alex Dreyfus durante un'intervista in cui presentava la Global Poker League

“I players high roller cercano una nuova casa? Ecco dove andranno a giocare…”

Facciamo una premessa: non crediamo che  gli high roller (soprattutto quelli europei) molleranno mai il PokerStars Championship (neanche quelli più critici con l’organizzazione), in particolar modo continueranno ad essere molto attrattive le tappe di Barcellona, Praga e Montecarlo, così come appuntamenti fissi ed esotici come le Bahamas.

Ma è indubbio che stiamo vivendo una fase di transizione: l’EPT ha cambiato pelle e si è trasformato in un circuito mondiale. Si aprono insomma piccoli spiragli per alcune location (vedi King’s Casino) che cercano di sfruttare partnership forti (One Drop – WSOPE), mentre altri luoghi “sacri” (Aria e Manila) sono un punto di riferimento per i players extra europei da anni.

Alex Dreyfus
Per il giornalista britannico, Alex Dreyfus creerà una lega per gli high rollers: il Grande Slam del Poker

PokerStars Championship a Macao: test importante

Domani assisteremo allo start della prima tappa asiatica della storia del PokerStars Championship Macao e sarà interessante capire quanti high roller si recheranno nell’ex colonia portoghese, oramai location ideale per quel target e con tanti fish adatti a tornei con stake molto alti e ricche partite di cash game che si preannunciano interessanti. Ma vediamo il punto di vista di Lee Davy.

High roller: l’analisi

“Ci sono – afferma il giornalista britannico – 30/40 giocatori che competono con regolarità nei più alti tornei buy-in in tutto il Mondo. Inoltre c’è un ristretto gruppo giocatori/businessman che hanno formato un fondo (per lo staking, ndr) sperano che i loro cavalli renderanno la loro impresa redditizia”.

“Negli ultimi due anni, gli high rollers si sono riuniti in due location-circuiti: la prima è l’Aria di Las Vegas dove giocano gli eventi da $25.000 (alternati ogni tanto da tornei da $50.000 e $100.000). L’unico problema è che la dimora è fissa e se non si vive a Las Vegas, la presenza ad ogni evento è difficile”.

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C’è spazio per altre rooms?

Davy parla poi (come seconda casa degli high rollers) dell’ex EPT e riprende nel suo editoriale, in parte, le polemiche recenti mosse da Bryn Kenney e company. “C’è spazio per altre rooms?”.

Il giornalista analizza le recenti mosse del WPT: “l’Alpha 8 ha funzionato per tre stagioni ma non sembra sia capace di attirare un numero di giocatori importante come ha fatto l’EPT con i suoi eventi high roller”.

CVC ha assunto John Duthie come Presidente di Party Poker Live:mi ha rivelato che la sua missione è quella di rendere di nuovo i tornei divertenti con un focus particolare per i giocatori di base”. Il PartyPoker Millions a Sochi ha attirato 1.170 partecipanti in un evento da $1.100 di buy-in. 888Poker, la seconda room online mondiale, ha creato un circuito per i tornei dal vivo: 888Live. Guardando le strutture ed i programmi, non sembra ci sia spazio per una nuova casa per gli high rollers”. Arriva alla medesima conclusione per Unibet e il Microgaming Poker Tour.

WSOPC: target non per gli high rollers?

Sulle World Series esprime la sua opinione:”le WSOP hanno dato i natali al poker ma le series non sono mai state in grado di ricreare lo stesso format vincente intorno al globo. WSOPC è diventato globale ma il loro mercato riguarda i giocatori di base. Non penso che WSOPC possa diventare la casa degli high rollers“. A

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Attenzione a non sottovalutare però l’alleanza strategica con il King’s Casino, soprattutto in ottica dei regular tedeschi per i giochi di cash game e non solo…

Global Poker Index ha interesse a creare una nuova casa

“Bisogna pensare fuori dagli schemi” aggiunge Davy che lancia un’ipotesi fino ad ora poco accreditata in questa fascia di mercato: “Il Global Poker Index è il numero uno nei ranking del nostro business. La Global Poker League è una vetrina creata da Alex Dreyfus, per dare modo ai più grandi giocatori di mostrare il loro talento”. La prima stagione della GPL è stata un successo e la seconda promette di essere ancora migliore, con un tour regionale in Cina, America Latina e India”.

“Fino ad ora Dreyfus e i suo team hanno evitato di entrare nella sfera del gambling nel tentativo di attirare sponsor per promuovere il gioco come uno skill game. Ma questo non significa che non cambierà”. E queste parole lasciano pensare, come se l’editorialista sia già a conoscenza delle intenzioni del manager francese.

La High Roller community si adatta perfettamente allo stampo GPL. Loro sono i giocatori che Dreyfus vuol nel suo campionato. E sono i migliori players del mondo”.

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GPI Master Series ospiterà gli high rollers?

Grande Slam del Poker

“Di recente Dreyfus su Twitter ha lasciato intendere che stanno valutando l’idea di un Grande Slam del Poker, conosciuto come GPI Master Series e non c’è alcuna ragione di pensare che questo format non funzionerà. Se Drefus sarà intelligente (e penso che questo sia un dato di fatto) allora può collaborare con i giocatori per la pianificazione di un tour d’elite di valore che gli high rollers bramano. Alex li può ascoltare sulla struttura, sui requisiti di pagamento, shot clock ed altri particolari”.

“Il Super High Roller Bowl è un grande evento, ma un singolo torneo non consente di creare un legame emotivo profondo che può garantire una serie. Pensate a Breaking Bad o Games of Thrones. Lo spettatore viene coinvolto dai personaggi solo nel lungo periodo ed è quello che posso vedere possa accadere con i regular high stakes. Non c’è alcun bisogno per una poker room online di trovare una casa per questi players. Loro apprezzano di confrontarsi dal vivo davanti ad una platea e penso che GPI/GPL possa fornirgli ciò di cui hanno necessità per continuare a giocare anche nella prossima fase dell’evoluzione del poker”.

Infine chiude “è questo ragione che  GPL/GPI rappresenta il migliore shot per queste persone”.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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