Ultim'ora – La Commissione ‘Finanze’ della Camera dei Deputati, in sede di esame degli emendamenti sull’articolo 10 sul Decreto Fiscale, ha accolto la proposta del deputato Gerardo Soglia (come vi avevamo raccontato alcuni giorni fa) e posticipato il bando per l’assegnazione delle concessioni delle poker rooms live, riformando il testo votato in Senato.
Il termine della gara slitterà, con ogni probabilità, dal 30 giugno 2012 all’1 gennaio 2013. Da un punto di vista tecnico-burocratico cambia poco perché i tempi previsti erano di fatto già compromessi, considerando l’esame preventivo (obbligatorio) del Consiglio di Stato sul testo del bando stesso. Senza contare il necessario periodo di notifica (di tre mesi) alla Commissione Europea per il decreto attuativo (regolamento) della 'Legge Comunitaria'.
Il rinvio ha però un significato politico, in linea con la campagna mediatica contro il gioco pubblico ed il movimento del poker in Italia. Perdere altri sei mesi in maniera ingiustificata, ritardando l'attuazione di una legge approvata in modo democratico nel 2009 dal Parlamento, significa cagionare un danno all'erario significativo.
Vi dovrà essere la votazione definitiva prima in aula alla Camera e successivamente al Senato, ma l'accoglimento dell'emendamento difficilmente verrà revocato e complica ulteriormente il quadro del live nel nostro paese. Si tratta del secondo rinvio: l’ex Ministro Tremonti aveva previsto (nella finanziaria di luglio) il bando entro il 30 novembre 2011.
Il Decreto Milleproroghe aveva posticipato tutto al 30 giugno 2011 ed ora le concessioni dovranno essere assegnate entro l’1 gennaio 2013. A logica il bando dovrà essere organizzato non oltre la fine del 2012 ma la sensazione è che non si sia la volontà politica di disciplinare il settore, al momento senza una legge di riferimento, visto che la 'Comunitaria del 2009', in quattro anni, non ha trovato alcuna attuazione.
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