I dati finanziari sull’operazione dell’anno, pubblicati da Amaya Gaming, mostrano degli aspetti interessanti e meritevoli di una profonda riflessione: i depositi dei giocatori su PokerStars e Full Tilt, al 30 giugno, risultano pari a 646,7 milioni di dollari statunitensi.
Le disponibilità liquide ammontano a 917,2 milioni. In estrema sintesi, i fondi dei players delle due rooms di Rational Group sono coperti.
D’altronde, la politica della “vecchia” gestione è sempre stata orientata alla protezione e tutela del cliente. Per questo motivo sono stati istituiti dei trust a garanzia dei depositi degli utenti. Risultato: i bankroll dei giocatori sono blindati; ne abbiamo le prove dalla lettura dei documenti finanziari (Business Acquisition Report).
Un risultato non da poco considerando la precedente gestione di Full Tilt, quando era sotto il controllo di Chris Ferguson, Howard Lederer e Raymond Bitar. I giocatori della red room si sono trovati ad un passo dal crack.
Isai Scheinberg ha voluto fortemente la creazione di trust blindati a favore dei players. Ed ora, essendo Amaya Gaming una società quotata, tutto è ancor più trasparente.
David Baazov, CEO di Amaya, ha confermato: “il core busines del poker ha continuato a crescere nel corso del primo semestre dell’anno ed ha registrato un forte flusso di cassa”.
Quando Amaya rilevò da Bwin-Party (nel novembre del 2012), Ongame, il flusso di cassa del network internazionale – secondo PokerFuse – rappresentava meno del 31% dei depositi dei giocatori. La posizione finanziaria attuale di PokerStars sembra – sottolinea il portale – molto più sana, rispetto alla precedente operazione.