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Mark e Isai Scheinberg

La storia di PokerStars (2° parte): le strategie vincenti degli Scheinberg

La storia di PokerStars (seconda puntata) – Ci sono state varie fasi nella vita ventennale di PokerStars (a dicembre saranno celebrati i 20 anni con il Big 20, torneo da 5,5 milioni di dollari garantiti) che si possono sintetizzare in 3 macro ere/aree.

  • PokerStars 1.0 – l’era Scheinberg  (seconda puntata)
  • PokerStars 2.0 – la gestione di Amaya (terza puntata)
  • PokerStars 3.0 – la nuova fase sotto Flutter (quarta puntata)

Vi ho raccontato, in un recente articolo, quali sono state le prime fasi dello sviluppo del software della room più famosa al Mondo e tutti i retroscena della sua storia fino al 2006 (con la legge federale dell’UIGEA negli States), con la gestione degli Scheinberg.

Nella seconda puntata di questa storia appassionante, voglio porre l’accento sulle strategie nei confronti dei giocatori e del prodotto in questa lunga prima fase, per farvi capire come sono cambiate le politiche di PS nel tempo. Vi consiglio di leggere ogni passaggio per comprendere la valenza delle grosse novità che Flutter (la nuova proprietà) sta apportando proprio al prodotto e al rapporto con i players (che cureremo nella quarta puntata).

PokerStars 1.0 : l’era degli Scheinberg

La prima fase – come noto – riguarda la gestione dei fondatori Isai e Mark Scheinberg dal 2001 fino al giugno 2014. In 13 anni hanno dato un’impostazione alla loro creatura e al brand che ha fatto la differenza e distrutto la concorrenza.

Oltre ad un software anni luce davanti a tutti (solo Full Tilt in quegli anni reggeva il passo) a fare la differenza è stato un vip system top (con la creazione dello status Supernova Elite) con rake back genorosa (indiretta) garantita ai giocatori.

Tra gli altri punti di forza senza dubbio un servizio clienti al massimo dell’efficienza, oltre alla comunicazione e al marketing eccellenti con players sponsorizzati, investimenti in canali di informazione (vedi PokerStars blog, Pokernews).

Ma il marchio di fabbrica non è stato solo nell’online ma anche nel live con la creazione di circuiti e tornei live dall’appeal forte come l’EPT, il PCA e l’IPT (per l’Italia).

A condire il tutto una politica molto aggressiva negli States dopo l’entrata in vigore nel 2006 dell’UIGEA.

Isai Scheinberg
Mark e Isai Scheinberg

Il programma premiale è stato molto generoso nei confronti dei players e questo ha permesso a PokerStars di rimanere leader indiscussa del mercato per molto tempo.

Le enormi fortune accumulate dopo il 2006 nel mercato statunitense, hanno permesso agli Scheinberg di promuovere il texas hold’em in Europea e di aprire nuovi mercati regolamentati come quello italiano (2008-2009), francese (2010) e spagnolo (qualche anno dopo).

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Tutte queste azioni hanno dato vita alla prima poker room mondiale e consentito a Rational Group di superare senza grosse difficoltà il Black Friday (di fatto ne è uscita rafforzata con l’acquisizione della principale concorrente Full Tilt).

Isai Scheinberg ha ammesso, in una recente intervista, che la sua priorità – durante lo scoppio del Black Friday – sono stati i giocatori. I suoi avvocati gli avevano prospettato una procedura molto lunga per i rimborsi dei fondi che poteva durare anni. Invece Isai sorprese tutti ed in una settimana trovò la soluzione rimborsò i players statunitensi mettendo sul piatto più di 300 milioni di dollari, dimostrando di possedere una liquidità enorme e di aver gestito la poker room in modo corretto (al contrario della concorrente Full Tilt che utilizzava i fondi dei giocatori).

Il rimborso repentino dei players è stata una mossa che ha allegerito anche la sua posizione dinanzi alla legge (il capitolo si è chiuso però solo di recente) ed ha indotto il Dipartimento di Giustizia a pilotare la vendita di Full Tilt proprio nelle mani della diretta concorrente Rational Group (PokerStars). Scacco al re! Una mossa che per molti anni ha garantito una sorta di monopolio alla room dell’Isola di Man.

Gli investimenti sul prodotto sono però continuati fino al 2014, quando PokerStars è stata ceduta ad Amaya Gaming.

Fine seconda puntata – continua

La storia di PokerStars – leggi qui la prima puntata

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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