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Storie di poker: come è nato il PokerDream di Genova

circolo-poker-genovaE’ arrivata alla Redazione di Assopoker una testimonianza diretta sulla nascita di un circolo storico del panorama italiano del poker sportivo live: il PokerDream di Genova. A raccontarci tutte le tappe del club è Marvin Menini, uno dei soci fondatori che ci spiega come è nato il “sogno” pokeristico genovese. Sono molte le mail che ci arrivano ogni giorno e che ci aiutano a comprendere tutti gli aspetti di un mondo sconosciuto a molti appassionati. 

A volte una semplice idea si trasforma in un’impresa, ed un hobby in un qualcosa che va oltre. Mi chiamo Marvin Menini, e sono uno dei tre soci e fondatori di PokerDream Genova, una delle più belle realtà del poker sportivo in Italia. Ma andiamo con ordine.

Mi appassionai al nostro splendido gioco nel 2007, grazie alla vecchia amicizia con Marco Battini, altro socio assieme al noto Riccardo Di Rella di Pokerdream. Fu lui che mi consigliò Pokerstars, all’epoca ancora .com, e da li nacque il mio interesse. Nella mia vita avevo già giocato per molti anni a Magic, ero appassionato di scacchi e bridge: la sfida mentale, per dirla in breve, mi appassiona e continua a farlo. 

Dopo aver iniziato con i sit and go da un dollaro, sentii l’esigenza di giocare dal vivo. Scoprii Assopoker, e provai a frequentare qualche sala nella nostra bella Genova. Addosso, avevo sempre un senso di insoddisfazione. Pochi tavoli, buy in a volte troppo alti, un clima non sempre disteso. Pensai che l’Italia non era pronta per il fenomeno live, commettendo l’errore di paragonare la situazione genovese ad resto della penisola. 

Eppure, andai per lavoro a Bologna: li, trovai sempre su Assopoker un circolo ed andai a giocare alla sera. Una sorpresa! Ottanta persone di tutte le età, una conduzione del gioco seria e corretta, un buy in contenuto. Quella sera, capii che anche per Genova ci poteva essere lo spazio per un “qualcosa di nuovo”.

La voglia non era quella di creare un’attività per lucrare, e lo spirito è invariato ad oggi, bensì un posto di ritrovo sano, pulito, che raccogliesse gli appassionati e permettesse al movimento locale di crescere.

A breve contattati di nuovo Marco, che aveva già esperienza nel campo, e cercai un terzo socio. Pensai subito al mio vecchio e fraterno amico Riccardo Di Rella, per le sue innate capacità, la sua acuta intelligenza e per il lavoro, l’avvocato penalista, che da anni svolgeva con successo. Gli spiegai come funzionava il gioco, quali fossero le regole. Ci studiò qualche giorno, e senza indugio, a Luglio 2008, mi disse “Non è assolutamente reato, si può fare”.

Ci mettemmo a caccia del locale adatto, e trovammo i requisiti in un circolo di carte situato ad Albaro, la zona più rappresentativa di Genova. Proponemmo per iniziare tre sere alla settimana, il martedì, il venerdì e la domenica. Ci mancavano “solo” alcune cose. La prima, era il materiale ed il nome. Mi venne così l’idea di contattare Full Tilt: anche se sembrava assurdo, io dissi ai miei soci “Perchè no?”. Ed arrivò risposta favorevole. 

Nacque così Full Tilt Genova. Stampammo i tavoli con il ben noto logo, ordinammo da loro chips e gadget. E, nel mentre, iniziammo la lunga e faticosa preparazione dei dealer, curata principalmente da Marco. Il futuro non era ancora definibile, ma tutti e tre eravamo concordi su una cosa : al nostro circolo non sarebbe mai stata giocata, per nessun motivo, neanche una sola mano di cash game. 

Ed arrivò il giorno dell’inaugurazione, sabato 2 Maggio 2009. Organizzammo un torneo di beneficenza, e la risposta dei giocatori fu inaspettata. Per una realtà, quella genovese, che raccoglieva al massimo tre tavoli, raccogliemmo più di sessanta buy-in! Quel giorno si schierarono tra gli altri, Rocco “ROCCOGE” Palumbo, Alessio “Hurricane” Traverso, Matteo “Tamm3o” Bonelli e Giuliano Bendinelli.

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Iniziammo poi la programmazione regolare, le serate erano in continuo crescendo. Aggiungemmo quindi il lunedì, poi il sabato. In seguito iniziammo la programmazione sette giorni su sette. Quando arrivò la legge sul .it, decidemmo poi a malincuore di cambiare nome e logo. E così, nacque Pokerdream. Il resto delle vicende è noto: arrivò la chiusura, la denuncia per gioco d’azzardo, e l’assoluzione, come Riccardo aveva previsto ben tre anni e mezzo prima.

Forse questa non è la storia di un singolo, bensì di un circolo, un movimento. Un pezzo di storia della realtà genovese del poker. E spero , assieme ai miei amici ed a tutti i giocatori, di poter continuare a scrivere la storia del poker a Genova. Storia che, per quanto ci riguarda, a tratti è già leggenda.

Marvin Menini

Se anche tu sei un appassionato e vuoi raccontare la tua esperienza oppure hai un club di poker sportivo live in Italia, scrivi a:

pokerlive@assopoker.com

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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