Francesco Rodano aveva ufficializzato, meno di un mese fa, il suo addio all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e il suo approdo a Playtech era nell'aria da tempo. E' arrivata in queste ore la conferma da parte della nota gaming company.
Rodano sarà il nuovo Chief Policy Officer e lavorerà nella sede di Londra a stretto contatto con il CEO Mor Weizer, braccio destro del miliardario Teddy Sagi, fondatore e azionista di riferimento di una delle società più in vista dell'e-gaming mondiale.
Il manager italiano curerà i rapporti con le autorità governative europee ed inoltre sarà il "consulente" di lusso del board di Playtech. Una sorta di Ministro degli Esteri della multinazionale inglese (ma i proprietari sono israeliani). Dovrà curare inoltre i rapporti con le istituzioni a livello globale ad eccezione dell'Italia.
Rodano ha 18 anni di esperienza nel settore e da quasi un decennio è stato il responsabile del gaming online italiano a piazza Mastai.
Sotto la sua guida e direzione sono stati regolamentati i poker tournaments nel 2008 e i casinò games (ed il cash game) nel 2011. Durante la sua gestione oltre 100 società hanno richiesto una concessione ai Monopoli italiani.

Rodano, dal 2012, è membro del Gruppo di studio per i servizi legati al gambling della Commissione Europea. Vanta rapporti "confidenziali" con tutti gli enti regolatori continentali, ad iniziare dalla Francia. Proprio con l'Arjel, Rodano ha pianificato l'ambizioso progetto del poker online internazionale regolamentato.
Ad accoglierlo Mor Weizer, CEO di Playtech: "grazie ai suoi successi professionali e le sue qualità personali, Francesco è diventato una figura molto influente sulla scena internazionale del gioco online. Siamo felici che abbia deciso di unirsi a Playtech e sono certo che fornirà un contributo prezioso per l'ulteriore crescita della società".
Francesco Rodano, a seguito dell'annuncio, ha commentato: "dopo aver lavorato per molti anni come regolatore, sono felice di operare con Playtech, in un momento in cui il focus principale si è spostato sui mercati regolamentati. Non vedo l'ora di supportare in materia pubblica un team di talento come quello di Playtech".