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Unibet elimina i giochi  "high stakes": "per preservare ecosistema e tutelare amatori"

Mossa politica destinata a lasciare il segno quella di Unibet che ha comunicato di aver tagliato i propri giochi high stakes (anche se in realtà tecnicamente sarebbe più corretto parlare di mid-stakes): la piattaforma ha chiuso sul dot com i tavoli NL800 e PLO800 che erano stati introdotti nel marzo del 2017. I limiti più alti saranno NL400 e PLO400.

Questa decisione conferma un trend generale nel settore con diverse poker rooms che hanno adottato questa policy a tutela dei players amatori più facoltosi. PokerStars invece, dopo il taglio di alcuni limiti negli anni passati, sembra aver confermato l'assetto attuale. Solo PartyPoker sta facendo il percorso inverso con tavoli high stakes sempre più ricchi, con il coinvolgimento di diverse balene.

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David Pomroy, Head of Poker di Unibet, ha spiegato nel comunicato stampa: "l'apertura di NL800 e PLO800 ha contribuito solo ad alimentare short-handed games ed i nostri giocatori amatoriali perdevano in maniera più veloce nei nostri tavoli high stakes. La situazione non era ancora critica ma preferiamo intervenire prima...".

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"Consideriamo di re-introdurre - spiega Pomroy - i giochi NL800 e PLO800 in futuro, quando ci sentiremo pronti con una struttura di supporto adeguata. La decisione non cambia le nostre ambizioni di lungo termine, vogliamo continuare a crescere, ma al momento il nostro focus è quello di continuare a non favorire un'offerta che agevoli i predatori, ma che continui ad essere divertente ai nostri tavoli di cash game online".

Unibet ha sviluppato una propria piattaforma indipendente sul dot com e per action cash game è la 14esima rooms mondiale. Uno dei regular più in vista del NL800 è l'ambasciatore norvegese di Unibet, nonché Twitch streamer, Espen "Uhlen" Jørstad che, molto probabilmente, dovrà grindare al NL400.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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