Il blackjack è da sempre l'unico gioco da casinò, dove il giocatore ha uno svantaggio minore nei confronti del banco rispetto agli altri giochi. Uno svantaggio che potrebbe diventare un vantaggio, nel momento in cui il giocatore impara a contare le carte. Un'arte difficile, ma non impossibile. Un sistema che ha fatto la fortuna di parecchi giocatori, messi poi nella black list dai casinò, che non amano certo questo tipo di players.
Il nostro viaggio nel vasto mondo del blackjack, vuole però partire da tre aspetti ben precisi.
1- Toglietevi dalla testa il bellissimo film "21". E' ispirato a vicende vere, ma resta pur sempre un film e la realtà è un'altra cosa.
2- Non pensate che imparare a contare le carte, sia sinonimo di vittoria certa. Bisogna avere anche altre qualità.
3- Seppur non sia vietato dalla legge, i casinò non amano i contatori di carte al blackjack.
Ripartendo da quest'ultimo punto, prendiamo ad esempio la storia di Ken Uston. E' stato probabilmente il più grande contatore di carte nei casinò a stelle e strisce, tanto da sommare numerose esclusioni dagli stessi casinò. Fino a quando un bel giorno, stufo di questi divieti, portò in tribunale la questione. La sua causa contro un casinò di Atlantic City ebbe un lieto fine. Infatti, la corte ha sentenziato che i casinò non possono impedire l'ingresso ai giocatori bravi. Ma nonostante questo processo, la storia è ricca di episodi poco chiari nei confronti dei contatori di carte.
Cosa significa contare le carte a blackjack?
Ma realmente cosa si intende per contare le carte al blackjack? Letteralmente potremmo definirlo "un sistema che considera tutte le carte che escono sul tavolo da gioco, per valutare quali carte rimangono nel mazzo e conseguentemente sapere se le carte che sono rimaste sono favorevoli al giocatore o al banco". Facile direte. Difficilissimo rispondiamo noi.
Infatti, pur avendo una mente davvero fotografica è impossibile tenere a mente tutte le carte che sono passate durante le precedenti mani. E allora come possiamo aggirare il problema? Esistono almeno una ventina di sistemi per contare le carte, ma il più "facile" e conosciuto rimane il' "KO". E' un modello che assegna dei punteggi alle carte che escono in base al loro valore, alternandosi fra -1, 0 e 1. Bisogna quindi solo sommare o detrarre 1 in base alla carta che esce. Un conto matematico non impossibile. Questi calcoli determinano se la situazione è favorevole o sfavorevole del mazzo, assumendo il nome di running count.

Il running count va quindi diviso per il numero di mazzi che restano ancora in gioco e determina a sua volta il true count, che è il vero indice da tenere in considerazione. Per trasformare tutto questo conteggio a nostro favore, dobbiamo poi puntare "forte" quando il true count è favorevole (mazzo caldo e pieno di assi e figure per noi), mentre ci limiteremo a puntate soft in caso di true count sfavorevole (mazzo freddo).
Come assegniamo i punteggi? In caso di dieci, figure e asso, diamo -1. In caso di sette, otto e nove, assegniamo 0 e infine dal sei al due calcoliamo +1. Facciamo un esempio pratico.
Ci troviamo al tavolo con altri due giocatori. Il player X ha ricevuto 7 e 8, il player Y 10 e 3, mentre noi abbiamo davanti 6 e 4. Il banco invece ha scoperto davanti a se un 5. Iniziamo il nostro conteggio partendo dal banco. Il suo cinque vale un +1. Il player X ha un totale di 0 che lascia la somma a +1. Il player Y invece ha un dieci che ci porta un -1 e un tre che vale +1. Dunque la somma resta sempre +1. Infine le nostre carte danno entrambe +1 e dunque la somma totale di questa mano fa +3.
Questa cifra dovrà essere poi convertita con i mazzi ancora in gioco per ottenere il true count, ma di questa operazione parleremo nelle prossime settimane. Intanto per il momento allenatevi a contare le carte, utilizzando il metodo del -1, 0 e +1. In fondo, ventuno vittoria fa rima con grande baldoria.
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