CasinòIl futuro del Casinò di Campione d'Italia appare sempre più appeso ad un filo. La casa da gioco dell'enclave italiana in Svizzera si è vista rigettare il piano di ristrutturazione del debito. Un piano che la società di gestione della casa da gioco aveva presentato, per dilazionare la restituzione dei 133 milioni di euro di debito. La proroga alla procedura di fallimento, partita il 28 maggio, scade domani.
Rigettato piano di ristrutturazione debito
Come riporta Gioconews, oggi il commissario liquidatore del comune di Campione - Angela Pagano - ha rigettato "l'accordo di ristrutturazione debiti ex art. 182-bis legge fallimentare". Tale accordo non potrà dunque essere presentato al Tribunale di Como, competente per le vicende giudiziarie della popolare casa da gioco e che dovrà decidere sull'istanza di fallimento presentata qualche mese fa dalla Procura della Repubblica di Como.
Il tempo adesso stringe davvero. Il periodo accordato dal Tribunale lariano per verificare la possibilità di raggiungere un accordo sulla ristrutturazione del debito scade domani, 25 luglio. Una scadenza vicinissima e non più procrastinabile visto che la proroga, accordata il 28 maggio scorso, non ne ammetteva di ulteriori.
Campione d'Italia, che succede adesso?
Se nulla cambierà, alla scadenza di domani il Tribunale archivierà l'istruttoria pre-fallimentare e inizierà a lavorare sull'istanza di fallimento vera e propria.
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I motivi del rifiuto starebbero nella sostanziale inconsistenza di questo piano di rientro. La restituzione del debito si sarebbe basata quasi esclusivamente sulle liquidità generate da redditività future e non aveva a garanzia la liquidazione di asset aziendali importanti.
La situazione - alla quale si lega quella di un comune in dissesto finanziario - appare disperata. Se non accadono miracoli, sul Casinò di Campione potrebbe calare presto un triste sipario.
