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Nelle card rooms californiane i players bancano ai tavoli di blackjack ma c’è chi vuole cambiare tutto!

In California il mercato del gambling è unico ed ha caratteristiche rare: l'offerta è caratterizzata dalla convivenza tra gli 86 casinò autorizzati (gran parte gestiti dai nativi americani) e le card rooms. Nate come poker rooms, si sono evolute ed hanno oferto anche giochi da tavolo come blackjack e baccarat ma con una peculiarità unica al mondo.

Le card rooms californiane

Le card rooms sono circa novanta presenti nel"Golden State" e offrono un'ampia gamma di giochi di carte. Rimangono quindi fuori dalla porta slot, dadi e roulette. Il focus è naturalmente sul poker.

La gestione delle card rooms è peculiare perché i proprietari non gestiscono direttamente il banco; al contrario, il rischio del banco è assunto dai giocatori attraverso la modalità "player-against-player", un po' come succede su Betfair Betting Exchange per quanto riguarda le scommesse online.

Il fenomeno delle card rooms è stato emulato anche dal Montana, che ha aperto circa 200 sale, ma in California questo giro d’affari infastidisce e non poco i casinò di proprietà dei nativi.

Il business del corporate card rooms bankers

Nelle card rooms in California a tenere il banco e garantire le perdite sono sindacati di giocatori come spieghiamo bene nel nostro articolo.

Questa peculiarità ha dato origine a un business di nicchia chiamato "corporate card rooms bankers," composto da giocatori professionisti che siedono ai tavoli come banchieri.
Ma il gioco potrebbe presto finire.

Lo scontro con i casinò dei nativi

In California, le tribù indiane hanno una forte influenza sulla politica, grazie a milionari contributi decidono spesso l’agenda di Sacramento.

Il governatore Newsom potrebbe firmare una legge che conferisce alle tribù il titolo legale per citare in giudizio le sale da gioco e i giocatori terzi che offrono giochi da tavolo (depositando in cauzione somme e quindi bancando) come il baccarat e il blackjack.

Un disegno di legge prossimo alla firma del Governatore darebbe alle tribù della California l'opportunità, a lungo attesa, di citare in giudizio le sale da gioco registrate nello Stato e altri soggetti sulla questione dell'esclusività dei giochi da tavolo. L’atto normativo è sulla scrivania del governatore, in attesa della sua firma.

E’ come se fosse un conto alla rovescia: il tempo inizierà a scorrere una volta che il governatore democratico Gavin Newsom firmerà la legge SB549 . Le tribù avranno tempo però solo fino all'1 aprile 2025 per presentare il ricorso.

card room
Esistono in California 86 casinò autorizzati e più di 90 card rooms

Il poker salvo nelle card rooms

Per essere chiari, la SB549, ovvero la Tribal Nations Access to Justice Act, prende di mira i giochi contro il banco come il baccarat e il blackjack, non i giochi "non bancari" come il poker. Tuttavia, le card rooms registrate in California vogliono continuare a offrire più giochi ai players e si sono opposte alla legislazione.

La SB549 ha ottenuto l'approvazione unanime dell'Assemblea il 29 agosto, mentre sabato, ultimo giorno della sessione legislativa, è mancata per due voti l'approvazione del Senato.
Considerato l'enorme sostegno che i legislatori danno alla SB549, è probabile che Newsom promulghi il disegno di legge trasformandolo in legge, aprendo un contenzioso legale tra i casinò nativi e le card rooms.

In California il gioco online è vietato, non a caso sono molti i gamblers che giocano su piattaforme illegali. Al contrario, in Italia è possibile giocare anche nei casinò italiani online che offrono ai nuovi iscritti bonus casinò (nella tabella qui sotto potete trovare una comparazione) e in alcune occasioni bonus gratis casinò.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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