Vai al contenuto
casino-campione-italia

Casinò di Campione d'Italia a rischio chiusura? La Procura della Repubblica chiede il fallimento

La Procura di Como ha chiesto il fallimento per insolvenza - secondo quanto riporta l'edizione milanese del quotidiano La Repubblica - del Casinò di Campione d'Italia, punto di riferimento del poker live italiano. Con il fiato sospeso rimangono naturalmente i 400 dipendenti dopo aver appreso questa notizia.

L'inchiesta è partita diversi mesi fa, a seguito di un esposto presentato dal neo Sindaco eletto di Campione d'Italia, Roberto Salmoiraghi. L'ipotesi di reato dell'indagine, ancora in corso, è di peculato. Ma non vi sono riscontri, al momento, concreti sullo sviluppo del lavoro della Procura in tal senso.

casino-campione-italia

L'unico fatto emerso in queste ore è che i procuratori avrebbero chiesto il fallimento. A questo punto dipenderà dal Giudice fallimentare decidere se andare avanti.

La società di gestione del casinò (che è al 100% controllata dal Comune di Campione d'Italia) ha un debito nei confronti proprio del suo primo azionista di 30 milioni di franchi. Il classico paradosso all'italiana

Secondo la convenzione tra Casinò e Municipio, la sala da gioco deve versare al Comune 700mila euro ogni 10 giorni. Il contributo però non viene versato da mesi e per questo motivo, si è accumulato un debito di circa 30 milioni di franchi svizzeri (circa 25 milioni di euro). Ma ci sarebbero poi altri debiti verso alcuni istituti di credito (svizzeri) per altri 30 milioni di franchi.

Difficilmente però il Casinò verrà chiuso (si troverà una soluzione per i debiti?) ma è molto probabile che il nuovo Sindaco Roberto Salmoiraghi (che ha tutto l'interesse a rilanciare la sala da gioco) abbia voluto, con l'esposto presentato in Procura, prendere le distanze dalla vecchia gestione. Questioni di responsabilità, non solo politica.

Anche nel 2015, la Procura - riferisce Repubblica - indagò per peculato e riciclaggio. La Guardia di Finanza fece un blitz e l'allora primo cittadino Piccalunga negò l'esistenza di un buco da 130 milioni di euro. "Tutto falso".

Dello stato di salute preoccupante del casinò ne parlò pochi mesi fa anche Salmoiraghi al momento del suo insediamento.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
I NOSTRI CONSIGLI SUL CASINÓ