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Suprema Corte New Jersey: "Lecito contare carte a blackjack, casinò non possono allontanare counter"

Nonostante le leggi federali e statali siano favorevoli, negli States molti contatori di carte nel blackjack devono fare i conti con i casinò che, naturalmente, non sono disposti a perdere e li invitano a lasciare i tavoli da gioco appena li identificano.

Las Vegas

I team di sicurezza a Las Vegas sono molto rigorosi nei controlli ed usano sofisticate tecnologie per scoprire i counter. Appena si accorgono che qualcosa di sospetto avviene in sala, sospendono l'action e il gambler, nella maggior parte dei casi, viene bannato a vita dalla sala da gioco.

In Nevada i casinò sono a tutti gli effetti ritenuti come luoghi privati e i manager sono liberi di selezionare la clientela.

Il blackjack ad Atlantic City

In New Jersey la Suprema Corte Statale ha stabilito nel lontano 1979 (su ricorso del gambler professionista Ken Uston) che i players non possono essere discriminati in base alle loro abilità. Pertanto i casinò sono costretti a farli giocare.

Inevitabili le contromosse delle sale da gioco. La maggior parte delle partite sono a 8 mazzi e vengono applicate regole che consentono ai croupier di mischiare le carte in modo tale da aumentare varianza e imprevedibilità del flusso di gioco, anche con un taglio dei mazzi particolare.

Nevada: stratagemma marketing

A Las Vegas invece possono permettersi di proporre partite single deck che sono molto popolari tra i gamblers.

Questi giochi potrebbero sembrare favorevoli ai giocatori, ma in realtà di tratta di una pia illusione. Come abbiamo visto nel nostro speciale reportage, le regole imposte sono molto stringenti e penalizzano il giocatore, regalando un ampio edge al banco.

La partita single deck è una geniale invenzione del marketing dei casinò che sta risollevando il blackjack a Vegas. Il match è più emozionante e questo piace molto ai giocatore che pensa di avere un controllo maggiore sul flusso delle carte distribuite, ma in realtà parte con uno svantaggio matematico non indifferente.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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