La strada della legalizzazione dei casinò online in Francia ha subito una battuta d'arresto con l'annuncio del ministro del Bilancio Laurent Saint-Martin: il Governo ha ritirato l’emendamento dalla Legge di Bilancio 2025 sulla apertura alle multinazionali dell’online e alla regolamentazione del mercato del gambling online.
In un'intervista a una radio nazionale, il ministro ha reso noto la retromarcia, sospendendo di fatto l'iniziativa di legalizzazione dei casinò online nel paese transalpino.
Saint-Martin ha sottolineato la necessità di usare la massima cautela su questo tema delicato. "Dobbiamo evitare di penalizzare i casinò fisici e proteggere i giocatori", ha affermato. Il ministro ha proposto una consultazione approfondita per discutere la questione con i ministri interessati.
Niente casinò online: la Francia rimane ai tempi del Medioevo
La lobby dei casinò terrestri ha fatto molte pressioni affinché l’emendamento saltasse e la Francia rimanesse ai tempi del Medioevo per l’online, proteggendo gli interessi del sindacato Casinos de France. In barba ai giocatori che continueranno a frequentare le sale offshore non autorizzate in Francia e con licenze varie .com (Malta, Curacao, Gibilterra etc).
Non c'è quindi spazio, in Francia, per i classici giochi dei casinò online che oramai sono presenti in tutte le piattaforme del mondo. Potete immaginare le conseguenze.
La celerità con cui la proposta sembrava avviarsi verso l'approvazione, supportata dalla prospettiva di incassare circa 500 milioni di euro per l’erario francese, si è infatti scontrata con la ferma opposizione dei sindaci delle località che ospitano i casinò fisici, circa 200.
Questi ultimi hanno espresso le loro preoccupazioni attraverso varie iniziative comuni sulla stampa nazionale (in particolare con una lettera aperta a Le Figaro), avvertendo dei rischi per l'occupazione e l'economia locali.

Il trionfo della lobby dei casinò terrestri
Parallelamente, i vertici di Casinos de France hanno segnalato il pericolo di chiusura per un terzo dei casinò terrestri e la possibile perdita di circa 5.000 posti di lavoro nel primo anno di legalizzazione dell’online.
I sindaci francesi cercano ora garanzie affinché i casinò online siano soggetti agli stessi vincoli sociali e fiscali dei casinò fisici, per evitare squilibri di mercato. Sul tavolo c'è la proposta di adottare un modello regolamentato, simile a quello dei casinò terrestri, per eventuali future regolamentazioni ma l’obiettivo è quello che i casinò terrestri riescano a ottenere un’estensione della licenza, in barba alle leggi sulla concorrenza europea.
La decisione di ritiro ha trovato il favore di Grégory Rabuel, presidente di Casinos de France, che ha lodato l'apertura del Governo al dialogo. "È essenziale che qualsiasi cambiamento legislativo avvenga attraverso un consulto costruttivo", ha dichiarato Rabuel, riaffermando l'importanza di un approccio concertato per qualsiasi regolamentazione futura dei giochi d'azzardo online in Francia.
In Italia il mercato è regolamentato dal 2011 e i casinò online legali offrono ai nuovi iscritti bonus casino sul primo deposito. Di seguito potete vedere una comparazione: