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Las Vegas: vincono un milione ai dadi ma fanno una brutta fine...

Sette mesi fa, era scoppiato come una bomba lo scandalo dei craps al Bellagio: una banda, formata da quattro uomini (due dealers compiacenti) era stata sorpresa a barare ai tavoli e, in meno di due anni, aveva sottratto la bellezza di più di un milione dalle casse del noto casinò di Las Vegas.

Coinvolti l'ex giocatore professionista di baseball Jeffrey Martin (Kansas City Royals, Pittsburgh Pirates e Cincinnati Reds), il dealer del Bellagio Mark Branco e il suo amico complice Anthony Granito, più il quarto uomo, James R. Cooper Junior (anche lui croupier che però ha deciso di collaborare con la polizia).

I quattro uomini usavano principalmente la tecnica delle verbal bets, come vi abbiamo spiegato in un precedente articolo. Ma non solo. In tutti i casi, gli avvocati di MGM Resorts (la società proprietaria del Bellagio) hanno sostenuto davanti al giudice che gli uomini avrebbero vinto scommesse con probabilità complessive pari a 452 miliardi a 1. Secondo l'accusa, Granito e Martin avrebbero vinto una hop bet (hopping bet) che paga circa 15 a 1, ben 19 volte su 230 in una singola sessione.

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Durante la loro striscia vincente, le loro perdite attese dovevano ammontare a circa 712.029$ ma hanno vinto un totale di 1.086.400$. Ad accorgersi della truffa un terzo dealer presente nel casinò. Gli inquirenti hanno monitorato i quattro uomini in azione per circa un anno.

Ebbene, in Nevada quando c'è una truffa ai danni dei casinò non si scherza e la giustizia è stata molto celere a fare il proprio corso.

Martin, Branco e Granito sono stati condannati a passare 8 anni dietro le sbarre. Il quarto complice (l'altro dealer), James Cooper è ancora in attesa di giudizio, avendo comunque collaborato con la giustizia, testimoniando contro i suoi compagni. Anche per lui però è previsto il carcere, seppur con delle attenuanti.

In tutti i casi, negli States la condanna è stata giudicata molto pesante. Il giudice ha usato il pugno duro, ma d'altronde quando si parla di una truffa da oltre un milione di dollari, non si scherza, specialmente a Las Vegas.

Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (poi convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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