L’ex sede dell’Aspers trasformata in una delle più grandi coltivazioni mai rinvenute nel Northamptonshire. Un arresto, indagini in corso. Il confine tra legalità e il suo opposto, nel mondo del gioco (e non solo), a volte è sottile.
Succede a Northampton, nel cuore dell' Inghilterra, dove la polizia di contea ha scoperto una massiccia piantagione di cannabis all’interno dell’ex edificio che ospitava l’Aspers Casino, chiuso da anni e situato in pieno centro cittadino, in Commercial Street.
In questo Articolo:
L'operazione di polizia
Gli agenti della Northamptonshire Police hanno fatto irruzione nella struttura all’alba, dopo settimane di indagini e segnalazioni anonime. Dentro, un labirinto di stanze riconvertite in serre: lampade industriali, sistemi di ventilazione, umidificatori, fertilizzanti.
Secondo il comunicato ufficiale, si tratta di “una delle più grandi fabbriche di cannabis mai scoperte nella contea”. Un uomo è stato arrestato sul posto, mentre le autorità continuano a indagare per risalire alla rete di gestione e approvvigionamento.
Dall’intrattenimento legale al business illegale
L’ironia è amara: il luogo che per anni aveva ospitato roulette, tavoli da blackjack e sale slot autorizzate dallo Stato britannico, è stato riconvertito in una fabbrica di droga sotterranea, priva di qualsiasi controllo.
L’ex Aspers, chiuso dopo un periodo di declino legato alla pandemia e alla crisi del retail nel centro città, era rimasto vuoto da oltre due anni. Si sta assistendo, nel gioco britannico, a una vera crisi del terrestre, oltretutto il Governo vuole oggi aumentare a dismisura la tassazione, non a caso Flutter (per i negozi PaddyPower), William Hill, Ladbrokes e Coral hanno minacciato di chiudere tutte le agenzie di scommesse. Si tratta di una delle peggiori crisi di sempre.

Le fonti
Quando si tratta di un'operazione del genere, bisogna avere la massima attenzione delle fonti, perché è facile cadere nella trappola delle fake news. La notizia è stata confermata da più testate indipendenti: il Northampton Chronicle & Echo, ITV News Anglia e soprattutto il comunicato ufficiale della polizia di Northamptonshire, che parla di “un’operazione di intelligence che ha smantellato una struttura di produzione di cannabis su vasta scala”.
Anche il portale Casinos.com ha sottolineato l’aspetto simbolico della vicenda, definendo l’episodio “una transizione grottesca: dal casinò alla cannabis factory”.
Un casinò abbandonato non è solo un edificio dismesso: è una ferita aperta nel tessuto urbano e normativo, pronta a essere colonizzata da chi vive ai margini della legge.
Scommesse: le pretese del Governo UK e la nuova tassazione
Non sono in crisi solo i casinò che soffrono terribilmente la concorrenza dei casinò online legali.
Le agenzie fisiche di scommesse nel Regno Unito sono a un bivio critico. Il governo di Rachel Reeves sta valutando un aumento della tassazione sul comparto: la “General Betting Duty” potrebbe salire dal 15 % al 30 % per le scommesse sportive, integrata da incrementi analoghi sulla parte “remote / online”. 
Le grandi catene – prima fra tutte Betfred (che gestisce circa 1.300 negozi) – avvertono che un simile salto fiscale renderebbe insostenibili i punti vendita: «Se le aliquote arrivano a circa 35-40 %, non c’è più profitto. Saremmo costretti a chiudere» ha dichiarato il presidente Fred Done.
Contestualmente, un rapporto commissionato da Betting and Gaming Council segnala che tali misure potrebbero mettere a rischio fino a 40.000 posti di lavoro nel settore retail e spingere una parte del volume verso il mercato nero, con perdita di gettito fiscale reale.
 
                Il settore del gioco terrestre è sempre più vulnerabile
Vi presentiamo una breve analisi schematica sui problemi del gioco fisico sia in UK ma non solo...
Perché i negozi fisici sono vulnerabili
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- Costi fissi elevati: affitti, personale, licenze.
 
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- Margini sempre più risicati se la tassazione cresce.
 
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- Il modello retail viene affiancato da quello online, che ha costi molto più bassi e maggiore scalabilità.
 
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- Il rischio dell’esodo verso l’illegale: se le odds (quote) peggiorano nei canali regolamentati, il consumatore può spostarsi altrove.
 
Quali scenari
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- Chiusura massiva: Betfred minaccia la chiusura di tutti i suoi betting shop se le aliquote salgono “troppo”.
 
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- Ridimensionamento selettivo: altre aziende, come William Hill (gruppo Evoke) considerano la chiusura di decine o centinaia di negozi se la pressione fiscale si concretizza.
 
Per il gioco pubblico cosa significa?
Le esose richieste del Governo britannico suonano come un campanello d’allarme anche per i mercati continentali:
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- La tassazione «equa» del gambling deve tener conto non solo del gettito fiscale, ma della realtà e del contesto economico, dei costi – e del fatto che un settore legale eccessivamente martoriato può migrare verso il mercato nero.
 
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- Le agenzie fisiche restano un presidio di legalità, monitoraggio e presenza sul territorio; se si indeboliscono, cresce il rischio che l’azione si sposti verso canali meno controllati.
 
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- Per chi opera nei mercati regolamentati (come l’Italia), l’equilibrio tra profittabilità, regolamentazione e insegne sul territorio diventa sempre più strategico, considerando anche i limiti imposti sulla pubblicità.
 
Come detto, in Italia esiste un mercato legale per quanto riguarda sia le scommesse che i casinò online che mettono a disposzione dei nuovi clienti,
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