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Las Vegas

Fa una vita da regina al Wynn Las Vegas per 6 mesi: sperpera $10 milioni, ma la mossa del “rigatino” non funziona…

La mossa del rigatino è stata resa celebre nel cinema italiano dal Conte “Lello” Raffaele Mascetti interpretato da Ugo Tognazzi in Amici Miei, atto II celebre pellicola del 1982. Un vero capolavoro della comicità italiana. Il Conte era solito fare una vita da “nababbo” (a credito) ospitato da qualche hotel di lusso, naturalmente in buona compagnia. Al momento di pagare il conto, il buon Mascetti si travestiva da rigatino per fuggire durante la notte e non pagare nessuno.

Sara Jacqueline King non è riuscita a evitare di pagare il conto finale molto salato al Wynn Resort, forse perché non ha mai conosciuto le folli e spavalde mosse del Mascetti che ha avuto la fortuna di vivere in un’epoca differente dalla nostra.

Avvocato californiano abilitato nel distretto di Orange County, la sua storia ricorda un pò quelle del personaggio di Mario Monicelli. In chiave moderna quello che vi stiamo per raccontare potrebbe essere degno di una sceneggiatura di un episodio della celebre serie televisiva Las Vegas con James Caan, Nikki Cox, Josh Duhamel e Vanessa Marcil.

Ironie a parte, la questione è molto seria e riguarda anche la responsabilità generica che i casinò hanno sull’origine dei fondi scommessi.

Sara King è presidentessa della società californiana King Family Lending LLC che – in teoria – ottiene prestiti a lungo termine e eroga a suo volta finanziamenti a terzi su beni di lusso e a consumo. E’ una società di intermediazione del credito. Il problema è che, in realtà, il denaro – da quello che abbiamo capito – non è stato reinvestito ma è servito a finanziare le attività ludiche della sua fondatrice.

Una vita al massimo al Wynn di Las Vegas

La donna per 6 mesi ha alloggiato nel lussuoso Wynn di Las Vegas per fare una vita sopra le righe tra ristoranti, night club e tavoli da gioco. Quando i nodi sono venuti al pettine, l’Avvocato non è riuscita ad esimersi dai suoi oneri ed ha dovuto garantiire al Wynn la bellezza di $ 10.258.500, fondi versati in precedenza da una finanziaria, la LDR International, che sarebbero dovuti essere investiti nell’attività creditizia della King Family Lending.

LDR International ha aperto una causa nei suoi confronti l’11 febbraio in California, chiedendo il triplo dei danni. Per gli avvocati della LDR si tratta di una “massiccia frode”.

“La donna si è trasferita nel resort del Wynn Hotel a Las Vegas e per 6 mesi ha giocato 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ha anche condotto uno stile di vita stravagante nella proprietà della Strip”.

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Bannata dal casinò dopo essere rimasta al verde

L’avvocato King ha affermato di essere al verde e di avere bisogno di ulteriori fondi per poter recuperare. Da ottobre 2022, la finanziaria LDR International le aveva fornito 97 prestiti. In teoria la società King Family Lending LLC avrebbe dovuto erogare a sua volta altri prestiti ma quei fondi sono finiti nelle casse del Wynn.

“Siamo grati – affermano gli avvocati querelanti – che Sara Jacqueline King sia stata bannata dalle proprietà dei casinò“.

La licenza statale (per i prestiti di denaro) della King Lending è stata sospesa nell’aprile del 2022. La società erogava credito in cambio di garanzie concesse su “case di lusso, fuoriserie, barche, yacht, orologi, monete preziose”.

Si tratta di una brutta storia di dipendenza dal gioco d’azzardo? Molto probabilmente anche l’azzardo è stata una componente decisiva, ma alcune persone, come l’avvocato californiano, sono attratte soprattutto dallo stile di vita che le “balene” (in gergo ricchi uomini d’affari) si possono permettere a Las Vegas e vengono coccolati dai VIP manager dei casinò dopo aver scommesso cifre importanti ai tavoli.

La responsabilità dei casinò sull’origine dei fondi scommessi

L’aspetto che fa riflettere in questa storia è se il Wynn fosse a conoscenza dell’origine dei fondi utilizzati per le puntate ai tavoli e se il casinò abbia vigiliato attentamente. La sala da gioco poteva verificare se il denaro utilizzato dalla donna fosse o meno frutto di una grossa frode? In teoria è molto difficile poter avere certezza della natura illecita di tale attività, anche perché la causa è stata promossa dopo la permanenza a Las Vegas della donna. Però le sale spesso conoscono bene i propri clienti soprattutto quando concedono dei fidi ed hanno una permanenza lunga nei loro hotel.

Soprattutto a Las Vegas fanno sempre delle indagini. Vi è un trend giurisprudenziale – nei paesi occidentali, in particolare in Europa, sempre più atto a responsabilizzare le sale da gioco nella vigilanza dell’origine dei fondi, per evitare che siano frutto di attività di riciclaggio a favore di organizzazioni criminali, oppure frutto di frodi come in questo caso.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.