Andrew Robl e Tom Dwan possono essere ricordati come i degni “antenati” ballas di Dan Bilzerian. Una generazione di poker players ai quali piaceva ostentare a tutti i costi la loro ricchezza sfrenata, quando i social ancora non esistevano…
Quando nel 2003, Chris Moneymaker diventò sfacciatamente ricco in un colpo solo, iniziò la corsa all’oro: da quel momento cambiò tutto nel mondo del poker. Andrew Robl aveva appena 17 anni.
Nell’arco di tre anni, dopo aver lasciato il college, si ritrovò alle Bahamas con un gruppo di “vitelloni” scalmanati, ospiti del torneo Conquest di Paradise Poker, primo evento dal vivo, organizzato da una rooms online. I ballas del poker videro la luce.

Good2cu era in compagnia di diversi amici che faranno la storia del poker, non solo giocato, ma anche vissuto nelle discoteche e nei night club di Las Vegas: parliamo di vere leggende come David 'Raptor' Benefield, Tom 'durrrr' Dwan, Alec 'traheho' Torelli, Alan 'TheUsher' Sass e Jonathan 'FieryJustice' Little.
Come ricorda il magazine britannico PokerPlayer, il gruppo di amici era noto come “Ship It Holla Ballas” e lascerà il segno per parecchi anni nei locali della Strip, a tal punto da ispirare l’uscita di un libro nel gennaio 2013 (Jonathan Grotenstein e Storms Reback gli autori), in onore dei fasti (e feste) di un tempo.

Durrrr e company erano dei veri maestri dell’action, anche lontano dalle poker rooms. Della mitica "zingarata" alle Bahamas di otto anni fa, si ricorda ancora la pazza prop bet proposta da Tom Dwan: 5.000 dollari all’anima coraggiosa capace di sfidare la sorte e gettarsi in una vasca piena di squali. Il grinder online sublime8700 accettò e vinse la scommessa, ma gli furono fatali altri sharks su Ultimate Bet, quando perse tutto in una sola mano con A-Q, nel giro di pochi minuti dal pericoloso bagno.