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Bobo Vieri che bel caos... cacciato dal Casinò di Venezia

Bobone Vieri è stato cacciato da una delle sale più eleganti d'Europa: il Casinò Ca' Vendramin Calergi di Venezia.  Il motivo? L'ex bomber nerazzurro non indossava una giacca, indumento richiesto dal dress code della sala. Purtroppo, il giocatore di Prato ha rifiutato anche quando il personale gli ha proposto di fare il suo ingresso con un abito offerto dal casinò.

Vieri è un noto appassionato di poker e non ha mai dato adito a polemiche ai tavoli. Questa volta, però seconda la stampa locale, ha esagerato. L'aspetto che amareggia in tutta questa storia è la sua reazione scomposta. Il bomber ha litigato con gli addetti alla sicurezza, tirando in faccia anche il biglietto d'ingresso ad un membro del personale che stava solo facendo il proprio lavoro.

Vieri aveva partecipato a diverse iniziative sul Lido veneziano, in occasione del Festival del Cinema, ma quando gli è stato negato l'ingresso alla sala da gioco, per violazione del dress code, il suo comportamento - secondo il Corriere del Veneto - non è stato molto elegante.

"I personaggi famosi hanno oneri e onori, le regole sono uguali anche per loro e il rispetto di chi lavora deve essere assoluto" ha commentato l'amministratore delegato del Casinò, Vittorio Ravà.

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Bobone ha promesso: "non andrò più al casinò di Venezia" . Il re dei bomber ha anche fatto notare su Twitter che la sera precedente era riuscito ad entrare nella sala da gioco senza giacca. Ma la reazione violenta dell'ex calciatore con il personale, raccontata dalla stampa locale, non è certo da prendere da esempio.

Peccato, perché Bobo è sempre stato un appassionato di poker ed al tavolo da gioco si è contraddistinto – negli eventi pubblici - per simpatia e compostezza. Questa volta invece ha fatto un bel autogol.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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