Vai al contenuto

Brunson: ‘poker noioso, ci vuole un timer nei tornei’

doyle-brunsonLa noia mortale offerta dal final table del Main Event WSOP ha messo tutti d’accordo, perfino Daniel Negreanu e Doyle Brunson: un evento raro. I due pro sono amici da una vita, si stimano, ma è difficile trovarli in sintonia su temi d'attualità inerenti al mondo del poker. 

Nota la loro divergenza sulla questione Full Tilt e la posizione riguardo le responsabilità vere o presunte di Howard Lederer.

Questa volta però Doyle si è schierato dalla parte di Negreanu che, un mese fa circa, aveva twittato: "non ci sono più dubbi sulla necessità di introdurre un timer nei tornei live. Per gli spettatori occasionali è faticosamente tiltante questo poker".

Sul suo blog, Doyle Brunson – quasi per miracolo - si è allineato alla posizione di KidPoker: "siamo d'accordo che qualcosa deve essere fatto per evitare l'azione eccessivamente lenta nei tornei di poker. Rende l'evento televisivo quasi inguardabile ed è molto noioso". Se risulta poco attrattivo per Brunson, figuriamoci per una persona che conosce poco questo mondo…

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Doyle fa la sua proposta: "La soluzione giusta è quella di stabilire un tempo massimo per ogni giocatore. Quanto? Penso che un minuto sia parecchio... Una volta c'era un torneo a Lake Tahoe che dava al massimo 20 secondi: è stato l'evento più divertente della mia carriera...".

Doyle ha ragione? Esprimi la tua opinione sul nostro forum!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI