Vai al contenuto

Campione WPT bannato dalle WSOP per aver contato le carte a Blackjack

[imagebanner gruppo="gazzabet"] Contare le carte al Blackjack è una pratica che non viene tollerata da alcun casinò americano e nemmeno un campione del poker può salvarsi dal ban. È proprio questo ciò che è successo a Joseph Stiers, professionista americano con 519.337 dollari vinti in carriera negli mtt live e un titolo WPT messo in bacheca nel 2013 per 318.104 dollari.

La sua vicenda è venuta fuori nei giorni scorsi perché si è conclusa con una punizione severissima, ovvero il ban da tutte le proprietà Caesars e dunque anche il divieto permanente di ingresso nelle sale del Rio dove si giocano le World Series Of Poker. Stiers, per nulla d'accordo con la decisione presa nei suoi confronti, ha attaccato duramente l'Horseshoe Casino di Baltimora su Twoplustwo, fornendo la sua versione dei fatti.

Ricostruiamo la vicenda: secondo la dirigenza del casinò di Baltimora (che tra l'altro è la città natale del player), il giovane avrebbe vinto una cifra considerevole a Blackjack contando le carte. A quel punto gli sarebbe stato inflitto il ban ma Stiers avrebbe continuato a frequentare l'Horseshoe per giocare a poker, a blackjack e alla roulette e solo dopo essere stato pizzicato per la seconda volta sarebbe scattato il ban definitivo non solo a Baltimora ma in tutte le strutture di proprietà di Caesars negli Stati Uniti.

La versione di Joseph, invece, è ben diversa: non avrebbe mai contato le carte e, anzi, avrebbe addirittura chiuso in passivo le sue scorribande ai tavoli del casinò, nonostante una vincita di quasi 10.000$ ottenuta in mezz'ora in seguito alla quale sarebbe stato invitato ad andarsene. Secondo lui il ban sarebbe giunto in seguito a semplici illazioni da parte della sicurezza e a una serie di incomprensioni che lo avrebbero spinto a ripresentarsi ingenuamente all'Horseshoe dopo il primo incidente.

Stiers, infatti, è d'accordo su una cosa: dopo essere stato allontanato la prima volta senza saperne il motivo è comunque tornato in quel casinò per giocare un torneo di poker. A quel punto, secondo la sua versione, sarebbe stato violentemente sbattuto fuori dalla struttura nel bel mezzo del torneo senza che gli venisse data la benché minima spiegazione.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

L'accusato sostiene che solo dopo parecchi mesi il casinò gli avrebbe comunicato che il ban era dovuto al fatto che era stato trovato a contare le carte, senza tuttavia fornire alcuna prova o riferimento specifico. Stiers fa trapelare su Twoplustwo la sensazione che questa decisione sia stata presa per una sorta di antipatia nei suoi confronti da parte di alcuni componenti dello staff del casinò, che più volte gli avrebbero detto di trovarsi un vero lavoro invece di farsi mantenere dalla famiglia, inconsapevoli di trovarsi di fronte a un giocatore professionista che solo nel 2014 ha dichiarato più di 200.000$ guadagnati ai tavoli.

Dunque da una parte c'è un casinò che si riferisce a Stiers come a un baro in stretto contatto con altri gambler bannati da Caesars (circostanza in parte confermata dall'accusato) mentre dall'altra c'è un un giovane professionista che reclama il suo diritto a poter giocare almeno le WSOP vista la totale mancanza di fondamento nelle accuse a lui rivolte. La vicenda sta facendo discutere moltissimo negli States, dove il tema del conteggio delle carte nel Blackjack è sempre attuale e ha già toccato da vicino molti altri professionisti del poker.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI