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Carla Solinas: “con Cheong al tavolo ti senti impotente”

carla-solinasCarla Solinas è reduce da un brillante EPT di Sanremo dove ha sfidato alcuni dei più temibili campioni del poker mondiale. La forte player del GDPoker team ha voluto commentare non solo le sue ultime vicende pokeristiche ma anche l’heads-up tra Heinz e Staszko al Main Event WSOP rivendicando anche per l’Italia un futuro radioso tra i November Nine.  

“Ripenso – commenta nel suo blog - a questo EPT di Sanremo appena passato, al 30esimo posto dolceamaro, a cosa ha significato avere alla mia sinistra Mike McDonald o Joseph Cheong. Ripenso a quella spiacevole sensazione di impotenza in cui mi sono sentita giocando alcune mani contro di loro. Tutto sommato credo di essermela cavata abbastanza bene e ho rimorsi per un paio di mani giocate nel day 4”.

“Certo si rimpiange quel pizzico di fortuna ma l’importante è aver capito gli errori ed essere pronti a quel giorno in cui ci troveremo dalla parte giusta del cooler. Quel giorno in cui avremo “virtù e fortuna”. E magari sederci proprio lì in quel tavolo dove un tedesco e un ceco si stanno ancora giocando l’heads-up della vita”.

Dopo l’exploit di Filippo Candio della scorsa stagione, la fidanzata di Massimiliano Martinez sogna un altro Main Event a forti tinte azzurre: “Sembra quasi la finale dei mondiali di calcio, l’atmosfera è quella. Con la differenza che potenzialmente potremmo esserci anche noi al loro posto un domani”.

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cheong-eptCarla spiega la sua evoluzione pokeristica ed i motivi che l’hanno spinta ai recenti successi, con una voglia di vincere più accentuata: “Mentre seguo questo momento (l’heads-up dei November Nine, ndr) ripenso alle esperienze dell’ultimo anno, quali sono state le cose che mi hanno spronato a migliorare, a elevare i miei limiti e soprattutto hanno aumentato la mia voglia di vincere. E’ stato giocare con i più forti. Non perché io mi ritenga altrettanto forte (anzi, di strada ne ho da fare, work in progress), ma perché ho imparato qualcosa ogni volta che ho avuto la fortuna di sedermi al tavolo con loro. Sia quando ero parte attiva nel gioco, sia quando sono stata spettatrice in prima linea di grandi giocate”.

Giocare contro i big è utile o pericoloso? La bella del GDPoker team ha le idee chiare: “Certo, affrontare players meno esperti è più proficuo, ma relazionarsi con quelli forti ha molti lati positivi. Innanzitutto ti aiuta a mantenere alta la concentrazione: questo tipo di avversari fa si che non abbassiamo mai la guardia. In secondo luogo riconosciamo i nostri leaks e quindi siamo stimolati a migliorare”.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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