Erion Islamay nuovo membro del Team Pro di PokerStars e coach della Casa degli Assi, anzi no: il mondo del poker italiano a partire dalla giornata di ieri discute di questi fatti, basandosi sulla ricostruzione fornita dallo stesso "Erionis" e sulla risposta di Barbara Beltrami, entrambe a mezzo Facebook.
L'intervento di Erion era già stato preannunciato da quest'ultimo lo scorso 26 marzo, ed il giocatore triestino - da noi contattato telefonicamente - ci ha spiegato le ragioni di questa scelta: "Col passare del tempo era diventata una questione di principio, volevo che la comunità pokeristica sapesse quello che mi era accaduto e il modo in cui era successo, ma elencando solo fatti comprovati. Ci ho messo un mese per essere il più lucido e razionale possibile, consultandomi con chi di dovere".
I fatti, appunto. Stando a quanto riportato da Erion, i primi contatti fra lui e PokerStars.it - tenuti inizialmente tramite la persona di Elena Galli - risalirebbero alla fine di gennaio, quando gli viene chiesto di partecipare ad un casting che (qualora superato) lo avrebbe portato al nuovo reality "La Casa degli Assi", in qualità di "coach" dei partecipanti.
Erion quel casting lo supera, ed in data 20 febbraio stando alla sua versione è ancora Elena Galli a comunicarglielo, aggiungendo inoltre che PokerStars intende farlo diventare un nuovo membro del Team Pro, proposta che viene discussa ed accettata da "Erionis". A questo punto, esiste un contratto scritto e firmato dalle parti?
A domanda specifica, Islamay risponde: "Posso solo dire che non vado a scrivere cose simili in maniera casuale. Sono convinto che il contratto fosse valido, in esecuzione e che fosse accettato da entrambe le parti. Tutte le altri questioni sono ora in mano ad altre persone". Erion si è infatti rivolto a dei legali, convinto di essere stato danneggiato nella vicenda.
La comunicazione che Erion non entrerà più nel Team Pro e non parteciperà in qualità di coach alla Casa degli Assi arriva a cavallo fra il 27 ed il 28 febbraio, all'inizio dell'IPT di Saint Vincent - quello in cui sarebbe dovuta avvenire la sua presentazione ufficiale - quando Islamay era già seduto al tavolo con le patch della poker room ed il buy-in pagato da quest'ultima, sempre stando alla versione rilasciata da "Erionis".
Qual'è la ragione ufficiale per cui avviene questo? Erion racconta di una telefonata avuta con una persona dello staff di PokerStars, con cui non aveva parlato in precedenza, in cui gli viene spiegato che al momento non può entrare nel Team Pro in quanto la sua immagine è ancora troppo legata alla poker room di cui era stato testimonial in precedenza, ovvero GDPoker.
La decisione non sarebbe stata quindi presa da PokerStars.it, ma dal Team Centrale, ovvero dall'Isola di Man. La domanda quindi è: questo aspetto della carriera di "Erionis" in precedenza non era noto, o non era stato giudicato tale da compromettere la collaborazione, salvo un ripensamento dell'ultimo minuto?
La stessa Barbara Beltrami nel suo post parla di "una serie di errori e di situazioni spiacevoli", senza poter evidentemente scendere nel dettaglio vista la sua posizione, ma dando l'impressione di essersi trovata di fronte ad una decisione presa ad un livello gerarchico superiore, che non poteva far altro che eseguire.
Scrive infatti: "Mi sono personalmente scusata con Erion, ed abbiamo cercato di formulargli una proposta che conteneva tutto quello ipotizzato fin dall'inizio meno la parte legata alla partecipazione al format televisivo. Mi sento di aver fatto veramente il massimo per cercare di rimediare ad un errore, che come ripeto, può succedere, e nel contempo capisco anche la sua frustrazione e il disappunto".
Erion, nel post a cui abbiamo già fatto riferimento, a proposito di questo punto dice: "Mi viene detto che sono terribilmente dispiaciuti e che se voglio posso iniziare una serie di attività con PokerStars, in modo da legare maggiormente la mia immagine alla loro. Se la collaborazione si fosse rivelata proficua, l’anno prossimo avremmo avuto una base per impostare un discorso differente. In tale collaborazione, avrei dovuto giocare gli IPT rimanenti pagati da loro (escluse spese di viaggio e alloggio), giocare sul loro sito e commentare qualche volta i tavoli finali dei loro eventi". Una soluzione che però evidentemente non lo soddisfa, visto che "Erionis" rifiuta.
Anche Alberto "grandealba" Russo, da noi contattato, al riguardo sente di non potersi esprimere: "Non posso commentare la vicenda nel dettaglio, sia perché non avrei tutti gli elementi a disposizione per farlo sia perché non posso parlare a nome di PokerStars, che nel caso risponderà punto per punto nelle sedi opportune. L'unica cosa che posso dire, è che in grandi aziende strutturate difficilmente quello che emerge all'esterno è in grado di rappresentare le motivazioni che hanno guidato una decisione interna".
Alberto è apparso ferito dalla vicenda, in quanto è vero che ricoprirà tra le altre cose anche un ruolo di "coach" nella Casa degli Assi, ma sente che questo passaggio sia stato da molti male interpretato: "Mi spiace per quanto accaduto ad Erion, empatizzo con la sua situazione, ma credo che nell'esposizione dei fatti che ha rilasciato venga presentata la vicenda come se l'accordo fra lui e PokerStars fosse saltato per fare spazio a me, quando non è assolutamente così.
In realtà sono piuttosto convinto che non fosse sua intenzione sostenere questo, ma nei fatti è il messaggio che è passato, con un sacco di persone sui social network che si sono scagliate contro di me e mia moglie in modo ingiurioso ed ingiusto, dimostrando di non capire le logiche di un programma al quale io avrei comunque partecipato da subito, assieme a Luca Pagano, Giada Fang e Pierpaolo Fabretti.
Chi conosce PokerStars sa che per come è gestita e controllata questa azienda ogni pratica di favoritismo è assolutamente impensabile".
Fin da subito, mi spiega, il suo ruolo è quello del "general manager", che in sostanza lo voleva impegnato come commentatore delle partite che si svolgeranno quotidianamente nella casa. Solo in seguito ai fatti avvenuti è stato deciso di "accorpare" al suo ruolo originario anche quello di "coach", per quanto sui generis, come ci tiene a sottolineare.
"Si tratta di un prodotto mainstream, rivolto ad un grande pubblico - puntualizza Russo - il coach deve in realtà partire da concetti estremamente basilari, al punto che forse l'utilizzo del termine coach è improprio per come è inteso comunemente nel mondo del poker. In ogni caso, gli approfondimenti più propriamente tecnici saranno trattati proprio da Giada e Pierpaolo, che si alterneranno nella trasmissione. Tra l'altro, nelle puntate dei casting sono proprio questi ultimi che hanno valutato il lato tecnico dei giocatori, io neppure compaio".
Lo stesso Erion, del resto, ci conferma che lo scopo del suo messaggio non fosse affatto quello di puntare il dito contro "grandealba": "Quello non era assolutamente il punto centrale del mio post, la cosa è andata fuori controllo. Il nodo è il modo in cui sono stato trattato e quello che è successo, e non capisco perché si debba fuorviare da questo".
Molte parole, non di rado a sproposito, sono state spese su questa vicenda, forse perché quando accade qualcosa di "grosso" più di qualcuno cede alla tentazione di metterci un piede dentro (non importa il modo) pur di sentirsene parte attiva e non soltanto spettatore.
Da parte nostra, consapevoli del fatto che si tratti di una situazione delicata e tutt'altro che conclusa, come d'abitudine abbiamo cercato di fare il nostro lavoro nella maniera che ci è parsa più corretta, dando cioè voce ai vari protagonisti e scrivendo, una delle cose che continuano a riuscirci meglio.