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Chris Ferguson al Doj: “restituite 98 milioni di dollari!”

chris-fergusonChris Ferguson, l’azionista di maggioranza di Tiltware (la holding di controllo di Full Tilt Poker) ha presentato – a sorpresa – una richiesta alla Corte Distrettuale di New York, per il ‘dissequestro’di quattro conti intestati a società del gruppo, per un valore di 98 milioni di dollari.

Dopo aver fatto trapelare, insieme al board della red room, la volontà di rinunciare a parte delle azioni processuali, Ferguson è passato all’attacco ed il motivo emerge dalla richiesta formale inoltrata alla Corte di New York:  “Quei conti contengono fondi depositati da giocatori di Full Tilt Poker ed erano in procinto di essere restituiti ai players stessi”.

Chris Ferguson sembra intenzionato a voler indurre la corte a sbloccare i fondi dei giocatori ed il motivo è semplice: i procuratori di New York hanno contestato a lui, Howard Lederer, Ray Bitar e Rafe Furst, i dividendi incassati negli ultimi quattro anni. Solo Jesus dovrebbe restituire circa 25 milioni di dollari.

Per Preet Bharara e i suoi collaboratori sostengono che gli utili sono stati distribuiti in frode ai clienti di Full Tilt. Se però gli azionisti dimostrano che i soldi dei players erano depositati nei conti confiscati, le accuse della Procura potrebbero cadere, così come  la richiesta di restituzione dei dividendi (o di parte di essi). 

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La mossa dei legali di Ferguson è chiara, non altrettanto il tempismo, considerato che Bernard Tapie sta raggiungendo un accordo con il Distretto Sud di New York, proprio sul rimborso dei players. Behn Dayanim, il legale del finanziere francese non si scompone: “non abbiamo avuto alcun coinvolgimento nella presentazione delle domande e parimenti l’azione non  presenta preoccupazioni per quanto riguarda i nostri negoziati”. Ma l'imbarazzo è forte perché la cordata transalpina non era a conoscenza del colpo di scena a firma di Ferguson e soci.

Da mesi, negli Stati Uniti e non solo, vi sono polemiche feroci sull’operato non solo degli amministratori di Full Tilt Poker ma anche  del Dipartimento di Giustizia che avrebbe confiscato conti bancari, intestati a società appartenenti al gruppo della red room, ma contenenti fondi dei giocatori. Tu cosa ne pensi? Esprimi la tua opinione!

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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